POZZUOLI/ No al racket: premiati gli imprenditori-coraggio
POZZUOLI – Commercio, turismo e cambiamenti in atto. E’ stato in sintesi il tema della manifestazione che si è tenuta ieri mattina presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli durante la quale sono state premiate le ditte che si sono ribellate al racket. La manifestazione rientrava nella “I Assemblea Elettiva Confesercenti Interregionali Campania e Molise”. L’evento, iniziato con i saluti e ringraziamenti del Generale Nicola Lanza de Cristoforis, Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ha visto la partecipazione del presidente di Confesercenti Interregionale Vincenzo Schiavo, l’Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, il Governatore del Molise Paolo di Laura Frattura, il sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo Antimo Cesaro e il presidente Confesercenti Nazionale Massimo Vivoli. Assente, poiché impegnato in un altro evento invece, il Governatore della Campania Vincenzo de Luca che, al suo posto, ha delegato Franco Alfieri consigliere per la caccia, l’agricoltura e la pesca. Tema centrale della manifestazione è stato quello del commercio e il turismo con tutti i cambiamenti in atto.
IL FENOMENO – Gli osservatori economici segnalano infatti come il commercio, settore cruciale a cui si riconduce più di un quarto del totale delle imprese, sia da sempre un settore particolarmente esposto che richiede forte capacità di governo dei mutamenti. Secondo i dati relativi al contributo del comparto alla ricchezza del Paese si evince che il peso del commercio (totale e al dettaglio) si sia significativamente ridotto in questi anni, segnalando come esso sia stato investito maggiormente dalla crisi, rispetto ad esempio all’insieme dei servizi vendibili e soprattutto dell’alloggio e ristorazione, che presenta una variazione sempre positiva anche nel periodo “post crisi”. Inoltre tematica importante affrontata durante l’evento è stata quella inerente all’evoluzione del numero delle imprese che commerciano via internet rispetto al commercio a dettaglio. Sponsorizzare infatti il proprio brand attraverso i socia network o disporre di siti dove poter acquistare on-line rappresenta ormai un “must” che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per l’economia di tutte le piccole e medie imprese presenti sul territorio italiano in quanto l’e-commerce tende a “cannibalizzare” sempre di più il commercio tradizionale.
GLI OBIETTIVI- L’Associazione di Confesercenti rappresenta il mondo delle PMI che, con il loro dinamismo, danno un contributo ineguagliato al Pil e all’occupazione d’Italia. Il proposito è quello di contribuire alla crescita delle imprese e con dell’economia e allo sviluppo della democrazia, attraverso la collaborazione con le istituzioni, con le organizzazioni sociali, economiche, culturali ed umanitarie. «L’Italia per anni è stato il primo paese industriale al mondo,- ha dichiarato Vincenzo Schiavo– perseveranza, tecnica e bellezza hanno reso l’Italia il paese più famoso e desiderato dall’uomo. Oggi l’economia deve ripartire da ciò che siamo stati, dalla nostra storia, dalle nostre radici. Confesercenti rappresenta il posto intermedio tra Stato e impresa. Dobbiamo aiutare le imprese in difficoltà, bisogna investire nella tecnologia e nell’innovazione senza modificare quelle che sono le nostre basi. Credo che bisogna capitalizzare di più nel turismo e nella cultura. Ognuno deve fare la sua parte,noi la facciamo, noi vogliamo esserci e in prima linea, ma anche le istituzione devono fare la loro di parte. Siamo riusciti ad aiutare centinaia di aziende e famiglie italiane, siamo quelli che assistono le PMI sempre anche nella lotta contro il racket e l’usura, contro la criminalità diffusa. Molti imprenditori hanno scelto di stare dalla parte del bene, facendo valere la giustizia e questo ci riempie di orgoglio e di speranza. Il nostro appello, -conclude- va infatti anche alle forze dell’ordine affinché ci aiutino sempre e ci sostengano nella lotta contro la criminalità di vario genere come ad esempio la merce contraffatta che attraversa tutta la nostra penisola sottraendo miliardi di soldi allo stato italiano,soldi che entrano nelle tasche della criminalità organizzata locale.»
LE PREMIAZIONI- Durante l’occasione 4 imprenditori italiani hanno ricevuto il “Premio Legalità”. Sono gli stessi imprenditori che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare coloro che avevano ostacolato e massacrato brutalmente le proprie aziende. I loro nomi sono Salvatore di Gennaro, i fratelli Alessandro e Armando Pastore e Francesco Marinò. Sedici invece le aziende premiate per essere o moderne start up e BtoB o per particolari meriti imprenditoriali. Questi i nomi: Sartoria Cesare Attolini, Harmont&Blaine, Bufalè, PayClick, ACI, Calzaturificio Gallo e Calzaturificio Sirio, Tenuta San Domenico, Pepe In Grani, Plaitano Raffaele, Aldo Trezza, Tenuta Fontana, Azienda Agricola Ares, Fonderie Marinelli, Caseificio Barone, Istituto Neurlogico Mediterraneo “Neuromed”e Colle Sereno.