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POZZUOLI/ Lago D’Averno, il Comune si appella alla Provincia ma resta inascoltato

POZZUOLI/ Lago D’Averno, il Comune si appella alla Provincia ma resta inascoltato
  • Pubblicato29 Gennaio 2014
Nei giorni scorsi due volte il lago D'Averno ha straripato

POZZUOLI – “Le segnalo le condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, nonché il pericolo per le condizioni di igiene e salute pubblica compromesse dalle condizioni di assoluta mancanza di manutenzione del canale-foce del lago d’Averno”. Iniziava così la lettera inviata il 24 gennaio scorso dall’assessore all’ambiente del Comune di Pozzuoli Franco Cammino al presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, ma ad oggi dall’ente di piazza Matteotti non è arrivato nessun segnale d’intervento. Durante i giorni scorsi in cui il maltempo e le forti piogge hanno messo ha dura prova i Campi Flegrei, in particolare il lago D’Averno ha straripato invadendo i sentieri circostanti. Non è la prima volta che  il livello dell’acqua sale rompendo gli argini fino a formare vere voragini acquitrinosi intorno allo specchio lacustre.

SITUAZIONE CRITICA – «La situazione resta critica – afferma l’assessore Cammino – nei giorni scorsi il lago d’Averno è tracimato in più punti e da oggi a domenica sono annunciate nuove abbondanti piogge. La settimana scorsa abbiamo fatto un sopralluogo e scattate diverse foto che poi abbiamo allegato alla lettera inviata in Provincia, che ha la competenza sullo specchio d’acqua. Chiedevamo un intervento immediato per rimuovere la vegetazione invasiva che ostruisce la libera circolazione delle acque nel canale che congiunge il lago d’Averno al mare e per effettuare operazioni di manutenzione delle pavimentazioni della strada d’accesso e dei dissuasori. Ma evidentemente il presidente Pentangelo non ha inteso la gravità della situazione».

APPELLO DELL’AMMINISTRAZIONE – Nelle lettera l’assessore Cammino rilevava che «il pericolo è incombente e compromette l’agibilità delle superfici immediatamente circostanti lo specchio d’acqua fino alla compromissione del patrimonio archeologico che è risultato inondato dalle acque». Quindi, «al fine di preservare l’ambiente ed il territorio, così densamente impegnato dal patrimonio archeologico e culturale, nonché la stessa oasi naturalistica del lago d’Averno, si chiede il rapido interessamento degli uffici di codesta Provincia».