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POZZUOLI/ “Laboratori in Piazza”, un successo nel segno della solidarietà

POZZUOLI/ “Laboratori in Piazza”, un successo nel segno della solidarietà
  • Pubblicato7 Dicembre 2014
La folla alla quattro giorni organizzata dall'associazione Vincenzo Zinno
La folla alla quattro giorni organizzata dall’associazione Vincenzo Zinno

POZZUOLI – Si concludono le 4 giornate dedicate alla solidarietà e al coinvolgimento delle nuove generazioni alla valorizzazione degli antichi mestieri targato “Laboratori in Piazza”, organizzato dall’Associazione Vincenzo Zinno. La manifestazione ha visto anche quest’anno una grande partecipazione di pubblico e si chiude con l’entusiasmo dei protagonisti di questa II edizione, che hanno dimostrato un alto livello qualitativo assicurando giornate avvincenti. «Laboratori in piazza vuole infatti essere un momento in cui il patrimonio storico, artistico e culturale di Pozzuoli diventa il nostro dono più prezioso per quelle generazioni che stanno crescendo e che qui potrebbero intraprendere la strada che conduce ad essere uomini e donne del domani», afferma con ammirazione Anna Maria Massone, Presidente dell’Associazione Vincenzo Zinno.

 

NEL SEGNO DEL RICORDO – La manifestazione patrocinata dal Comune di Pozzuoli ha visto anche la visita del Sindaco Vincenzo Figliolia che ha voluto sottolineare come questo evento sia talmente importante da pensare di istituzionalizzarlo in futuro per valorizzare ancora di più la città e inoltre ha ricordato con grande affetto l’amicizia che lo legava a Vincenzo Zinno. Il Vescovo Mons. Gennaro Pascarella ci ha fatto presente che proprio per l’avvicinarsi delle festività Natalizie sono fondamentali manifestazioni come Laboratori in piazza, che mettono in evidenza il valore della solidarietà. È evidente che in questi giorni l’Associazione Vincenzo Zinno e tutta la squadra organizzativa mirasse a rendersi semplicemente interprete di un bisogno, della necessità di dare spazio e visibilità a quelle realtà, che o per le risorse economiche o per le capacità tecniche non gli era permesso, di promuovere sé stesse e condividere con chi è qui oggi e nei giorni avvenire momenti di riflessione e di serenità.