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POZZUOLI/ La scoperta: dal mare un batterio che produce energia pulita

POZZUOLI/ La scoperta: dal mare un batterio che produce energia pulita
  • Pubblicato4 Luglio 2014
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Il dottor Angelo Fontana

di Stefano Erbaggio

POZZUOLI – Scoperta  nuova via biosintetica al CNR di Pozzuoli. Responsabile della scoperta è il gruppo di ricerca dell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche, diretto da Angelo Fontana. L’oggetto della scoperta è la capacità di un batterio che vive nei nostri mari di sintetizzare acido lattico ed idrogeno, durante il processo di degradazione degli zuccheri, a partire da anidride carbonica ed acido acetico.

 

IDROGENO PER SFRUTTARE ENERGIA – Il sistema è completamente nuovo, ed è stato chiamato CLF,  Capnophilic Lactic Fermentation. «L’obiettivo del lavoro attualmente in corso – dichiara Fontana – è scientifico, ma i risultati aprono ora la possibilità dell’applicazione industriale della Capnophilic Lactic Fermentation, considerando che per la sola produzione di acido lattico esiste un mercato mondiale stimato in circa 1.200 milioni di dollari nel 2010. La produzione biologica di idrogeno – continua Fontana – mediante fermentazione batterica di substrati organici, incluso molti materiali di scarto, è una tematica scientifica caldissima e di grande prospettiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili».  Questo sistema ha quindi tre vantaggi: l’assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera, la produzione di idrogeno per lo sfruttamento di energia rinnovabile ed il recupero di materiale organico di scarto.

 

IL BATTERIO – Thermotoga neapolitana, il batterio responsabile di questo processo, è un estremofilo, vive cioè in condizioni ambientali estreme e lo si può trovare attorno alle solfatare marine diffuse nel golfo di Pozzuoli, alla temperatura di 80 gradi. In condizioni naturali non si avvale del CLF, ma se esposto ad alte concentrazioni di anidride carbonica utilizza il sistema appena descritto, con una resa molto alta: arriva a formare anche 5 molecole di idrogeno per ogni molecola di anidride carbonica utilizzata.