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POZZUOLI/ La investì e le diede fuoco, 30 anni di galera al marito assassino

POZZUOLI/ La investì e le diede fuoco, 30 anni di galera al marito assassino
  • Pubblicato17 Marzo 2016

difraiaPOZZUOLI – Dovrà scontare 30 anni di carcere l’assassino di Giuseppina Di Fraia, la 52enne di Pozzuoli barbaramente uccisa dal marito. La sentenza è stata emessa nei confronti di Vincenzo Carnevale, che in primo grado era stato condannato all’ergastolo.

ESECUZIONE BRUTALE – Era il 14 febbraio del 2013 quando la donna morì dopo tre giorni di agonia. Dopo essere stata investita con l’auto guidata dall’uomo, nel quartiere di Pianura, Giuseppina Di Fraia venne anche cosparsa di benzina e data alle fiamme. Due anni dopo Vincenzo Carnevale venne condannato al carcere a vita, poi a 30 anni in secondo  grado. Omicidio aggravato da brutalità.

COMUNE PARTE CIVILE – Questa l’accusa confermata nei due gradi di giudizio. Il Comune di Napoli si è costituito parte civile. «La violenza di genere non rappresenta solo una lesione dei diritti della singola donna lesa né si può ridurre ad una questione privata, ma costituisce un vulnus per la società tutta e la collettività residente nel territorio comunale – si legge in una nota di Palazzo San Giacomo -. Il Comune di Napoli si è, quindi, legittimamente costituito parte civile in quanto statutariamente impegnato nella difesa del principio di uguaglianza e nell’attuazione di politiche concrete per “determinare le effettive condizioni di pari opportunità” tra uomini e donne».