POZZUOLI/ La denuncia: «Stanno distruggendo la Cumana»
POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo la nota della U.S.B. attraverso il Segretario Provinciale Dipartimento EAV. «L’incapacità e l’arroganza di una parte dirigenziale di EAV porterà alla distruzione del servizio sulle linee Flegree. Siamo fortemente preoccupati, dopo le note vicende Cumare e Comicons, per le quali l’azienda non volle ascoltare chi conosce benissimo le criticità del comparto flegreo, salvo poi fare frettolosamente retromarcia. Con l’inizio dei lavori di ammodernamento della linea Cumana, lavori indispensabili per la stessa esistenza dell’esercizio, EAV invece di traghettare personale ed utenza attraverso gli inevitabili disagi dovuti, nello specifico al declassamento della stazione di Gerolomini a fermata, la rimozione del secondo binario nella stazione stessa e il conseguente allungamento dei tempi di percorrenza, ha proposto e poi concordato avvalendosi, anche, di alcuni sindacalisti che mai hanno visto la linea flegrea, in quanto appartenenti ad altri comparti, un’organizzazione del lavoro in cui il macchinista ed il capotreno saranno trattati alla stregua di palline da ping pong senza poter usufruire delle soste fisiologiche. Soste che sono da sempre esistite nei decenni passati, anche perché è semplice comprendere che ci sono attività che in treno non possono essere soddisfatti. L’attuale organizzazione del lavoro nata proprio per l’esigenza di contenere i ritardi dopo la limitazione imposta dall’agenzia sulla sicurezza ferrovia Ansfisa, abbassando la velocità massima dei treni a 50 km/h, con conseguente aumento delle percorrenze, stava consentendo di limitare i ritardi ad un livello accettabile, evitando di esasperare utenza e lavoratori stessi. La nuova organizzazione del lavoro, aumenterà a dismisura il disagio, inasprendo gli animi e peggiorando in modo esponenziale il servizio. Non osiamo immaginare quando, inevitabilmente accadrà un guasto all’impianto di telecomando che ricordiamo ha un età di circa 70 anni, o ad un materiale rotabile. Ovviamente per quanto riguarda le soste andremo fino in fondo perché risulta estremamente umiliante dover ricordare nel 2022 che siamo persone e non automi, ma per quello che riguarda l’esercizio siamo estremamente preoccupati per l’immediato futuro con la stagione balneare alle porte. A questo punto, purtroppo non ci resta che attendere le nefaste conseguenze della nuova organizzazione del lavoro e di pronunciare l’antipatica frase: “ve lo avevamo detto noi!!!”»