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POZZUOLI/ Il “mostro” di Carla accusato anche di stalking

POZZUOLI/ Il “mostro” di Carla accusato anche di stalking
  • Pubblicato19 Febbraio 2016

pietropaolo

POZZUOLI – Minacce, pedinamenti lungo la strada, telefonate a tutte le ore e messaggi offensivi. E’ quanto ha dovuto patire Carla Caiazzo, la 38enne data alle fiamme dal compagno, prima dell’aggressione dello scorso primo febbraio. A ricostruire gli ultimi mesi di rapporti tra i due sono stati i carabinieri, che hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Paolo Pietropalo.

ACCUSE GRAVISSIME – Il 40enne, rinchiuso nel carcere di Cassino e già accusato di tentato omicidio pluriaggravato, deve ora rispondere anche di atti persecutori. Era diventato un vero e proprio stalker, non ha accettava che la lunga relazione con la donna  dovesse finire. Un comportamento sempre più ossessivo quello di Pietropaolo nei confronti di Carla, tanto da seguirla anche mentre si recava al lavoro. Ad affiancarla con l’auto costringendola a salire. E poi messaggi intimidatori, dal contenuto anche offensivo. Una vita resa insopportabile, dunque, per la 38enne.

LA TRAGICA LITE E LA FUGA – Fino al tragico epilogo avvenuto all’esterno dell’abitazione dell’uomo. I due si erano incontrati poco prima al bar nei pressi dell’abitazione della donna. Poi la pesante lite e quel gesto folle: versare alcol sul corpo di Carla e darle fuoco. Incinta all’ottavo mese, i medici dell’ospedale Cardarelli riusciranno poi a far nascere la piccola Giulia Pia. Paolo Pietropalo, invece, venne arrestato dopo poco, al termine di una fuga in auto terminata con un incidente.

CARLA STA MEGLIO – Le condizioni di Carla Caiazzo restano gravi, ma pochi giorni fa si sono registrati degli importanti miglioramenti. La donna, infatti, respira autonomamente, non avendo più bisogno dei macchinari. Interrotto, dunque, il coma indotto farmacologicamente. Ma la donna resta sedata e non vigile.