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POZZUOLI/ I giovani degli oratori San Castrese e Sant’Artema si impongono al Torneo di Pasqua

POZZUOLI/ I giovani degli oratori San Castrese e Sant’Artema si impongono al Torneo di Pasqua
  • Pubblicato23 Aprile 2019

POZZUOLI – I giovani degli oratori San Castrese di Quarto e Sant’Artema di Monterusciello si sono imposti nel Torneo di Pasqua, manifestazione di calcio a cinque organizzata dal CSI Pozzuoli. Nella tre giorni svoltasi sui campi degli oratori Divino Maestro e San Castrese, a Quarto, giovani e giovanissimi delle realtà
oratoriali della Diocesi di Pozzuoli si sono confrontati in tre tornei paralleli riservati
alle categorie Under 10 (2009-10), Under 12 (2007-08) ed Under 14 (2005-06). Tutte le sfide sono state tirate ed avvincenti con tanto agonismo in campo che a volta ha trasportato nella competizione anche i genitori dei piccoli atleti. Comunque non si sono mai travalicati i limiti del rispetto delle persone ed il tutto si è svolto in un clima di amicizia e nel rispetto del fair play, nonostante i risultati siano stati sempre in bilico ed incerti fino al triplice fischio di chiusura. Nella categoria Under 10, così
come nell’Under 12, si sono imposte le rappresentative della San Castrese, guidate da
Giampaolo Coraggio, mentre nella categoria maggiore, i giovani della Sant’Artema, già finalisti provinciali della Junior Tim Cup, si sono presi la rivincita sui coetanei della San Castrese, vincitori della ‘Coppa Carnevale’.

IL CSI – I ragazzi guidati da Francesco Greco si sono aggiudicati la finale al termine di un match incerto, vibrante e ricco di emozioni, con il risultato sempre in forse fino alla conclusione. Poi una stretta di mano collettiva ed appuntamento alle nuove scadenze programmate dal Csi flegreo. «Tutti i ragazzi hanno vissuto l’esperienza in modo positivo. Hanno giocato con determinazione, ma non hanno sconfinato come nello spirito che propone il Csi – ha detto Giampaolo Coraggio, coordinatore delle attività sportive dell’oratorio San Castrese –. Un clima che ci consente di formare ed educare i giovani senza creare inutili assilli di prestazioni forzatamente super. E’ stato un momento positivo anche per le conoscenze e le amicizie che si intrecciano tra i ragazzi e gli adulti che li seguono». L’iniziativa è stata coordinata e diretta in maniera brillante dai volontari del Csi flegreo.