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Cronaca Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Giuseppe si sveglia dal coma «Quelle bestie che mi hanno accoltellato devono marcire in galera. Chi ha visto, parli»

POZZUOLI/ Giuseppe si sveglia dal coma «Quelle bestie che mi hanno accoltellato devono marcire in galera. Chi ha visto, parli»
  • Pubblicato25 Novembre 2023

POZZUOLI – Parla dal letto dell’ospedale dove è ancora ricoverato Giuseppe D’Agostino, il 23enne accoltellato una settimana fa nel parcheggio della discoteca “Queen” di via Campana. Giuseppe è finalmente fuori pericolo, dopo la coltellata ricevuta al petto che gli ha perforato un polmone. Intanto continua la caccia agli aggressori: il gruppo è stato individuato dalla Polizia che ha sentito diversi testimoni, in attesa di stringere definitivamente il cerchio attorno all’autore materiale dell’aggressore. Intanto Giuseppe lancia un appello per chiedere a chi ha assistito alla scena dell’aggressione di parlare e fare i nomi degli aggressori.

IL RACCONTO – «Come non tutti sanno sabato mi sono trovato ad andare per la prima volta alla discoteca “Queen” e sono stato accoltellato al petto con una brutalità senza eguali , senza nessun motivo, solo per uno “sguardo” di troppo. -ha raccontato Giuseppe- Mi sono trovato a lottare tra la vita e la morte, perché secondo il loro punto di vista li avevo “guardati” troppo, mi è arrivata la pugnalata mentre ero in auto, distratto, senza nessuna possibilità di reagire, solo i vigliacchi fanno così. Per fortuna sono stato in coma solo un giorno e mi sono svegliato, perché a differenza vostra io avevo Dio con me e sono stato molto forte, ma non capisco come si possa fare una cosa del genere a un tuo coetaneo. I miei genitori mi hanno cresciuto lontano da queste concezioni e cattiverie, per voi sono cose naturali togliere la vita a un ragazzo perché guardava troppo, rimpiango solo di non aver potuto reagire siccome sono stato colpito mentre ero distratto, addirittura mi fu detto “mettiti in auto e vattene non è successo niente”».

L’APPELLO – Infine l’appello per chiedere, a chi nella notte tra sabato e domenica ha assistito all’aggressione nel parcheggio di via Campana, di fare il nome del giovane che lo ha accoltellato. Giuseppe, inoltre, aggiunge un particolare ovvero fa riferimento alla presenza di donne nel gruppo di cui faceva parte il suo aggressore. «Chiedo solo un aiuto a chi era lì e li ha visti o riconosce, queste sono bestie e devono marcire in galera, per un pelo non sono morto, avevano tolto la vita a un bravo ragazzo, un lavoratore perché io mi sveglio sempre la mattina e vado al lavoro e ne vado fiero.  C’erano delle ragazze, non abbiate paura, andate dalle autorità, fate i loro nomi».