POZZUOLI/ “Giù le mani dal nostro futuro”: tanti bambini in marcia nel ricordo di Lia – LE FOTO

di Angelo Greco

POZZUOLI – “Giù le mani dal nostro futuro”. Recitava così lo striscione che ha aperto la fiaccolata in memoria di Lia Di Francia, la “guerriera” di Pozzuoli, portato dai giovanissimi alunni del Primo circolo didattico “Gugliemo Marconi” Pozzuoli. In centinaia hanno sfilato dalla Chiesa del Carmine fino a Piazza del Ricordo, in memoria di Lia e per chiedere una mondo più giusto dove poter vivere e far crescere i più piccoli. Questo il senso della marcia voluta da Ciro Di Franci,a padre di Lia assieme alle associazioni “Acli Dicearchia Pozzuoli”,  “Rinascita dei Campi Flegrei”, “L’Eco della fascia costiera” e “Osservatorio per la tutela della salute e dell’ambiente”. La fiaccolata ha terminato la sua marcia davanti l monumento eretto in memoria delle vittime di Monteforte Irpino.

CIRO DI FRANCIA – Una marcia che ha avuto tra i temi, quello della difesa dell’ambiente come come spiegato dal papà di Lia, Ciro Di Francia: «Chiediamo che venga fatta luce su tutto il disastro ambientale e chiediamo che vengano tutelati tutti i cittadini. A gennaio sono stati stanziati, dallo stato centrale, 25 milioni di euro per gli screening dei tumori nei comuni a rischio (ci sono anche Pozzuoli e Quarto), ma ad oggi nulla di fattivo è stato fatto. Abbiamo deciso di aprire questa fiaccolata coi bambini perché sono loro il futuro e per loro che dobbiamo migliorare questa società. L’ambiente è un aspetto della problematica più ampia che è la legalità, se si rispettano le regole tutto è diverso, per questo abbiamo deciso di unire a questa fiaccolata anche il ricordo dei caduti di Monteforte, perché anche loro vittime di un sistema di illegalità. Il fenomeno dell’illegalità si può combattere solo creando un vero futuro ai più giovani, per questo noi delle associazioni organizzatrici chiediamo che le istituzioni locali si impegnino a valorizzare le ricchezze della nostra terra, una terra con opportunità è una terra dove l’illegalità e ciò che ne consegue attecchisce meno»

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