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POZZUOLI/ «Furbetti del cartellino» a giudizio, il collegio difensivo non ci sta «Non in linea con la riforma Cartabia»

POZZUOLI/ «Furbetti del cartellino» a giudizio, il collegio difensivo non ci sta «Non in linea con la riforma Cartabia»
  • Pubblicato5 Ottobre 2023

POZZUOLI – «L’udienza predibattimentale dell’altro giorno ha visto numerose eccezioni sottoposte al Giudice sulle quali è stata emessa ordinanza che la difesa ritiene insoddisfacente e non in linea con i criteri ispiratori della riforma Cartabia, tanto da riproporle nelle prossime udienze. Infatti oggi si apre la fase dibattimentale in cui siamo certi che i nostri assistiti potranno dimostrare la loro innocenza rispetto alle condotte contestate, troppo generiche e colme di lacune a parere della difesa. La questione, in un caso, verte su un presunto danno per il Comune di Pozzuoli dovuto a presunte attestazioni false di presenza di soli 34 euro, che oltretutto rappresenterebbe eventualmente un danno nei confronti dell’Inps che tra l’altro non ha ritenuto di costituirsi parte civile a differenza dell’Ente comunale.» Queste le parole degli avvocati Giuseppe Caruso, Gennaro Maione, Salvatore Matarazzo e Antonio Tufano che difendono i dieci lavoratori in servizio presso il cimitero di Pozzuoli (4 dipendenti comunali e 6 Lsu) rinviati a giudizio in quanto accusati, a vario titolo, di falso e truffa per aver falsificato i documenti di presenza. Il processo inizierà davanti al giudice monocratico di Napoli Rossella Tammaro (undicesima sezione penale) il prossimo 19 dicembre. Agli imputati viene contestato, in particolare, di avere attestato la presenza dei colleghi che invece erano assenti vidimando il loro badge e di avere quindi agevolato un ingiusto profitto a chi si assentava.