POZZUOLI/ Fabbrica occupata, dopo 60 giorni arriva la cassa integrazione per i lavoratori di Celli Group
POZZUOLI – Dopo 60 giorni di occupazione della fabbrica, le lavoratrici e i lavoratori della Celli Group hanno ottenuto un primo risultato concreto di un percorso che però sarà ancora lungo. Una vertenza complessa, costruita con sacrificio, unità e determinazione, che ha costretto l’azienda e le istituzioni ad assumersi responsabilità precise. La mobilitazione ha portato alla concessione della cassa integrazione fino a 18 mesi, garantendo una tutela reddituale fondamentale e aprendo una fase nuova, nella quale il tema centrale non è l’uscita individuale ma il futuro occupazionale collettivo.
I PERCORSI – Al tavolo istituzionale è stato infatti assunto un impegno formale da parte della Regione Campania, del Comune di Pozzuoli, dell’azienda e del Ministero affinché venga costruito un percorso di ricollocazione reale per tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, attraverso strumenti di politica attiva, formazione e nuove opportunità occupazionali sul territorio. In questo quadro, l’azienda ha indicato un soggetto operativo affermato per la ricollocazione, impegnandosi ad attivare percorsi verso soggetti aziendali con proposte di lavoro a parità di condizioni economiche e finalizzate esclusivamente all’assunzione a tempo indeterminato. Percorsi che dovranno essere condivisi, monitorati e verificati con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni competenti, affinché non si riducano a un mero adempimento formale, ma producano risultati occupazionali concreti e stabili.
GLI IMPEGNI – “Le lavoratrici e i lavoratori attendono ora che trovino piena attuazione anche gli impegni assunti sul piano politico. – fa sapere USB, sigla sindacale da sempre vicina ai lavoratori di Celli Group – In particolare, restano centrali le dichiarazioni del nuovo Presidente della Regione Campania, Roberto Fico, che nel corso della campagna elettorale si era impegnato a garantire un monitoraggio continuo dell’esito della vertenza e a rafforzare le politiche attive del lavoro, assicurando un coordinamento reale tra Regione, enti locali, Ministero e soggetti attuatori e accompagnando concretamente il percorso di ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Un contributo importante alla vertenza è arrivato anche dal livello nazionale, e sono le lavoratrici e i lavoratori della Celli Group a volerlo riconoscere e ringraziare direttamente. Le interrogazioni parlamentari presentate da Antonio Caso e Giuseppe De Cristofaro hanno portato la crisi Celli Group all’attenzione del Parlamento e del Governo, sollecitando risposte chiare sulla tutela occupazionale, sugli ammortizzatori sociali e sulle responsabilità aziendali. Gli stessi parlamentari hanno ribadito l’impegno a continuare a seguire la vertenza affinché gli accordi sottoscritti non restino sulla carta, ma si traducano in atti concreti. Le lavoratrici e i lavoratori vogliono inoltre ringraziare Giuliano Granato, sempre presente e solidale nei momenti più concitati della protesta, per il sostegno politico e umano garantito lungo tutto il percorso di lotta. Questa vertenza dimostra ancora una volta che la lotta, l’occupazione della fabbrica e la mobilitazione collettiva sono strumenti decisivi per la difesa del lavoro. Nulla è stato concesso: tutto è stato conquistato. Ora è il tempo dei fatti. Le lavoratrici e i lavoratori resteranno in stato di mobilitazione e di vigilanza, pronti a riattivare la lotta qualora anche uno solo degli impegni assunti dovesse essere disatteso. La lotta continua, fino alla piena tutela di tutti i posti di lavoro.”



























