POZZUOLI/ Dopo le botte a Gaia incendiata l’auto dell’ex e spari contro la sua concessionaria

POZZUOLI – L’auto data alle fiamme e diversi colpi di pistola sparati contro la sua concessionaria. Nelle ore successive alla brutale aggressione di Gaia Caputo, avvenuta sul belvedere di Pozzuoli, qualcuno ha preso di mira il suo ex compagno, l’uomo che l’aveva ammazzata di botte. Un duplice episodio su cui sono in corso le indagini dei carabinieri del NORM di Pozzuoli per capire se i due episodi siano o meno correlati tra loro. I fatti sono avvenuti tutti nella notte tra venerdì e sabato, a partire dalle ore 02:45.
GLI SPARI E L’INCENDIO – A.C., 36enne titolare di una concessionaria auto a Varcaturo picchia selvaggiamente la sua ex compagna e madre di suo figlio sul belvedere che affaccia sul golfo di Pozzuoli, nel luogo dell’amore, dove le coppie di innamorati si promettono amore e fedeltà per tutta la vita. Poi scappa. Le urla della vittima e quella scena agghiacciante non passano inosservate ad alcune ragazze dirette verso una discoteca, che fermano l’auto e vanno in soccorso della donna che nel frattempo cercava di tenersi aggrappata alla ringhiera. Partono subito le indagini dei carabinieri che in poche ore chiudono il cerchio intorno al 36enne che viene arrestato. Nel frattempo, però, mentre Gaia è ancora in ospedale ignoti sparano colpi di pistola contro la concessionaria del suo ex compagno. Ma non solo. Anche la sua auto viene data alle fiamme in quelle stesse ore. Indagini sono in corso anche per capire se ci sia una correlazione tra l’aggressione e gli spari contro l’attività commerciale, mentre A.C. resta chiuso nel carcere di Poggioreale con la pesante accusa di tentato omicidio.