POZZUOLI – Un “noi” allargato in campagna elettorale e che ora va assottigliandosi? Chissà….ma stando all’ultimo “direttivo” di Pozzuoli Democratica, la prima forza politica di Gigi Manzoni, così sembrerebbe. Ad agitare delusione e insoddisfazione tra alcuni “fedelissimi” del sindaco ci sono la consigliera comunale Maria Rosaria Testa e il suo papà Angelo, quest’ultimo storico “colonello” di Gigino a via Napoli dove nel corso degli anni ha raccolto per lui vagonate di voti. Un mal di pancia che Testa padre e Testa figlia hanno iniziato ad accusare fin dai primi minuti successivi allo scrutinio del primo turno elettorale, aumentato con le nomine degli assessori e diventato acuto in questi primi mesi di amministrazione.
GLI OLIGARCHI – “L’amico Gigino” è stato redarguito da Testa senior per aver allontanato la “base” del suo movimento (nato dopo l’implosione del Pd) da ogni sorta di discussione, decisione, riflessione. Per la serie “Gigino sei diventato sindaco e mò ti sei dimenticato degli amici e di chi finora ha tirato la carretta per te” è stato in sintesi il pensiero dei due Testa, avallato con maggiore diplomazia anche dal consigliere comunale Salvatore Caiazzo e da altri presenti. Alla riunione (a cui hanno partecipato in tutto una trentina di persone) vi erano anche l’ex vice sindaco Franco Cammino, Maria Carmine Tumiatti, i consiglieri Mimmo Pennacchio e Manuela D’Amico, Leandro Genovese e una lunga serie di fedelissimi manzoniani. Al buon Gigino la base ha chiesto un maggiore coinvolgimento e una cabina di regia più ampia che vada oltre gli oligarchi Elio Buono, Filippo Monaco e Tito Fenocchio.
Il cecchino.