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POZZUOLI/ Case “infestate” dall’amianto, ordine di sgombero per due famiglie

POZZUOLI/ Case “infestate” dall’amianto, ordine di sgombero per due famiglie
  • Pubblicato1 Dicembre 2014

di Alessandro Napolitano

Nelle ex case dei pescatori ci abitano diverse famiglie
Le case dei pescatori a Licola Borgo

POZZUOLI – Dovranno lasciare le proprie abitazioni entro il prossimo 11 dicembre, altrimenti interverranno le forze dell’ordine. E’ quanto ha stabilito il sindaco Figliolia nei confronti di due nuclei familiari di Licola che occupano altrettante case «infestate» dall’amianto, in viale dei Platani. Il primo cittadino ha emesso un’ordinanza urgente con la quale comunica ai diretti interessati che, in caso di inadempienza, oltre ad essere denunciati per occupazione di alloggi senza averne il titolo, perderanno anche il contributo economico messo a disposizione dallo stesso Comune. Si tratta di 300 euro mensili che via Tito Livio ha «offerto» agli occupanti per facilitare la ricerca di alloggi alternativi a quelli di Licola. Da cui, da anni, le famiglie non vogliono andar via. Nonostante già nel 2007 l’Arpac ne aveva rilevato una presenza di amianto con una percentuale del 11,6 per cento.

DIECI GIORNI PER LASCIARE – L’anno successivo l’allora sindaco aveva ordinato l’immediato sgombero delle abitazioni, ma a fermare tutto arrivò una sentenza del Tar a cui si erano rivolte le famiglie. Nel 2012 l’Asl, dopo un sopralluogo, sottolineò la necessità di rimuovere quanto prima l’amianto da quella abitazioni. Nel giugno scorso, infine, è stata anche affidato l’incarico per la rimozione del materiale potenzialmente cancerogeno ad una ditta specializzata della provincia di Benevento. «La situazione igienico sanitaria nella quale vivono gli occupanti è tale da far facilmente prevedere che il pericolo di danno può solo aggravarsi – scrive il sindaco – Ed anche per evitare possibili danni ad eventuali altre persone che venissero a contatto con i pericolosi materiali esistenti». Della cosa è stato già allertato anche il Prefetto di Napoli, nochè carabinieri, polizia, municipale, Asl, vigili del fuoco e l’Ufficio Assistenza Sociale. Inoltre Enel e l’Ufficio ciclo integrato delle acque dovranno provvedere al distacco delle utenze entro il prossimo 11 dicembre. Dunque, appena 10 giorni di tempo per gli occupanti per lasciare le proprie abitazioni.