POZZUOLI/ Candidato a sindaco: Figliolia scarica Gerundo e lancia Artiaco. Ma spuntano le primarie
POZZUOLI – La quiete prima della tempesta. Una tempesta che ha fatto la sua prima vittima. Perché ad essere già gettato a mare è stato l’attuale assessore Roberto Gerundo, il candidato sindaco dell’area “figlioliana” usato come “mocio vileda” nella bagarre che porterà alle elezioni e abbandonato perché ritenuto un tecnico (nella delega alla viabilità viene ritenuto fallimentare) capace di allontanare e di non unire. Dunque serve altro. E chi se non l’eterno candidato in pectore Alfonso Artiaco (già suo assessore alla Cultura), uno che da quando esistono le elezioni dirette del sindaco viene puntualmente investito della candidatura per poi fare retromarcia con il più classico dei “sono troppo impegnato in giro per il mondo per le varie Gallerie d’arte”. Un altro candidato “fuffa” di Figliolia per prendere tempo e per provare a sfiancare le resistenza di Manzoni, candidato con o senza il parere di Figliolia.
L’ASPETTATIVA – Il candidato di Figliolia potrebbe anche essere scelto e consigliato da uno dei pochi fedelissimi rimasti al suo fianco ovvero il quasi 80enne Gennaro Maione. Potrebbe puntare o sul figlio Salvatore (il coronamento di un sogno) o su Michelangelo Luongo, ritenuto ormai una specie di alter ego di Maione. Il PD che lascia posto a un non PD sembra questione ai limiti della fantascienza. Per quanto tempo la coalizione può attendere che Figliolia nomini il suo successore? la vera tentazione è fare quello che fece per lui il suo primo vero mentore: Procolo Artiaco, che per lui si buttò nel fuoco nei lontani anni 2000.
LE PRIMARIE – Adesso per chi Figliolia dovrebbe fare lo stesso? Per il giovane Mariano Amirante, capogruppo del PD nonché suo discepolo, tipo i sherpa dell’Himalaya. Donne non ce ne sono e dopo che Mobilio è stata sedotta e scaricata in molte diffideranno dell’abbraccio di Figliolia. Lo scenario porta alle primarie. Che Figliolia a questo punto comincia a prendere in seria considerazione. Anche perché, se continua così, sarà difficile arginare la corsa alla candidatura del suo ex migliore amico Manzoni.