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POZZUOLI/ Arrestati i rapinatori della gioielleria “Dionisio”

POZZUOLI/ Arrestati i rapinatori della gioielleria “Dionisio”
  • Pubblicato12 Giugno 2014

di Gennaro Del Giudice

La gioielleria "Dionisio"svaligiata il 28 ottobre ad Arco Felice
La gioielleria “Dionisio”svaligiata il 28 ottobre ad Arco Felice

POZZUOLI – Arrestati due componenti della banda che lo scorso 28 ottobre svaligiò la gioielleria “Dionisio” di Arco Felice portando via un bottino da 150mila euro. Si tratta di un uomo e una donna: Gennaro De Stasio, 19 anni, residente a Villaricca ed Emanuela Genova, 37 anni, residente a Qualiano. Gli arresti sono stati eseguiti all’alba di mercoledì dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretta dal Capitano Francesco Piroddi, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere ai danni di altrettante persone. I rapinatori sono finiti in manette e trasferiti presso i carceri di Poggioreale e Pozzuoli perché ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata ai danni del negozio di preziosi che sorge nei pressi della piazza di Arco Felice. I due sono stati riconosciuti grazie alle telecamere di sorveglianza del locale.

 

L’ASSALTO – Un colpo da 150mila euro che fu ripreso dalle telecamere di sorveglianza del negozio: gli occhi elettronici registrarono i movimenti di due uomini e una donna che con volti scoperti e armati di pistola entrarono a più riprese nella gioielleria. La prima azione fu messa in atto da uno dei due uomini e la donna i quali, fingendosi clienti, chiesero di vedere alcuni anelli e bracciali. Ma una volta srotolati i contenitori dei preziosi sul banco, la donna chiese di poter uscire con la scusa di andare a recuperare il telefono cellulare dimenticato fuori. A quel punto l’uomo la seguì facendo aprire le porte di sicurezza della gioielleria e consentendo l’ingresso di un complice appostato all’esterno del locale. Una volta dentro, uno dei due componenti della banda minacciò con una pistola il titolare della gioielleria facendosi consegnare i preziosi contenuti nella cassaforte. Attimi di terrore durante i quali i due rapinatori si impossessarono di diversi rotoli contenenti oro, argento e altri oggetti  preziosi che furono messi all’interno di un sacco. Poi la fuga a bordo di uno scooter, mentre la donna faceva perdere le proprie tracce forse insieme a un quarto complice che li attendeva fuori.