Patologie da impatto ambientale-nuove tecnologie, la sfida del presente: medici a confronto a Pozzuoli
POZZUOLI – Si terrà sabato, 16 dicembre 2023, presso l’Hotel Neronensis, il convegno medico “Patologie da impatto ambientale – nuove tecnologie, la sfida del presente”. Si tratta di un appuntamento di alta formazione rivolto ai medici in primis, che avranno l’opportunità di confrontarsi circa teorie e modelli comportamentali sani, ma che vedrà il contributo di diverse cariche istituzionali nonché dei cittadini attivi che vorranno prendere parte alla emblematica, quanto attuale, discussione delle patologie derivanti da impatto ambientale. A Presiedere i lavori sarà la dottoressa Antonella Maria Ilaria Cicale, medico di medicina generale dell’Asl Na 2, ed attivista politico sui temi concernenti l’ambiente e la relativa correlazione al benessere umano.
IL PROGRAMMA SCIENTIFICO – «La salute è il nostro bene più prezioso e a noi spetta tutelarla al meglio prendendo tutti coscienza dell’impatto negativo che le scelte, le abitudini, e gli stili di vita scorretti esercitano su di essa» – asserisce la Cicale, introducendo il programma scientifico che sarà sviluppato nell’arco della robusta giornata di informazione. A dare il benvenuto ai presenti sarà il primo cittadino di Pozzuoli, Luigi Manzoni, seguito da Antonio Sabino, consigliere della città metropolitana di Napoli e dall’onorevole Antonio Caso. Il tavolo dei lavori, moderato da Giovanni Verde e Gaetano Rivezzi partirà da uno studio condotto sulle Patologie endocrinologiche da impatto ambientale e insisterà sugli effetti citotossici sulla mucosa nasale da inquinanti ambientali. «La sicurezza sanitaria migliore possibile si conquista mediante l’analisi accurata dello stato di salute del singolo e della collettività immersi nell’ambiente in cui vivono» – dichiara Antonella Cicale, a cui saranno affidate le conclusioni del prezioso appuntamento che ospiterà come madrina d’eccezione la giornalista Rosy Battaglia, ideatrice del documentario “Io non faccio finta di niente”; una stigmatizzazione acuta e pungente sul tema delle malattie da impatto ambientale di fronte a cui non si può e non si deve restare indifferenti.