Morto a Varcaturo dopo una rapina, cadavere riconosciuto dai tatuaggi

VARCATURO – È di Antonio Esposito, 30 anni, di Villaricca, il corpo senza vita rinvenuto questa mattina in un canale lungo la Domitiana, a Varcaturo. Alla sua identità si è arrivati attraverso una serie di tatuaggi, visto lo stato di decomposizione dovuto al tempo trascorso in acqua. L’uomo era sparito venerdì pomeriggio in seguito a una rapina alla vicina stazione di servizio “Ital Mare”, abbandonato dai complici dopo aver accusato un malore. In quegli attimi – secondo quanto emerge dalle indagini – Antonio avrebbe perso i sensi finendo nel canale. Sulla salma è stata disposta l’autopsia che servirà ad accertare con esattezza tempi e modalità che hanno portato al decesso.
LA RAPINA – Antonio Esposito, padre di tre bambini con un quarto in arrivo, si trovava agli arresti domiciliari per una rapina aggravata consumata nei mesi scorsi. Venerdì, insieme ad altri due complici, dopo essere evaso dai domiciliari ha colpito il distributore “Ital Mare” portando via un misero bottino. Poi la scomparsa. Questa mattina uno dei componenti della banda su sarebbe presentato spontaneamente in caserma e agli inquirenti avrebbe raccontato i concitati momenti della fuga, durante i quali i rapinatori hanno dovuto fare i conti con un guasto alla vettura che li ha costretti poi a scappare a piedi. In quegli attimi che Antonio, forse colpito da un malore, sarebbe finito nelle acque paludose di un canale che sorge sotto ad alcuni alberi all’interno di un giardino privato.