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MONTE DI PROCIDA/ “Grandi Laghi”, Assante denuncia inadempienze al contratto

MONTE DI PROCIDA/ “Grandi Laghi”, Assante denuncia inadempienze al contratto
  • Pubblicato15 Luglio 2016

rocco-assanteMONTE DI PROCIDA – Una città paralizzata. Assenza di programmazione. Una rete idrica colabrodo. Continui disagi e disservizi. Ma, soprattutto, inadempienze alle obbligazioni di contratto, tali da compromettere la buona riuscita dei lavori. E’ quanto denuncia il capogruppo di Fare Futuro, Rocco Assante di Cupillo puntando i riflettori sullo stato di avanzamento dei lavori previsti dal Grande Progetto per il Risanamento Ambientale e la Valorizzazione del Laghi dei Campi Flegrei che in questi mesi stanno interessando il promontorio montese.

lavori 3IL PROGETTO – Come si ricorderà, due sono gli interventi principali che vedono protagonista il più piccolo dei centri flegrei: il primo ha riguardato la «Pulizia straordinaria di coste, scogli e spiagge» dal costo pari a circa un milione di euro (1.043.722,55, per l’esattezza) e, il secondo, dal tema «Ristrutturazione ed adeguamento funzionale del sistema fognario depurativo intercomunale Monte di Procida–Bacoli–Pozzuoli» che ammonta ad oltre 11 milioni di euro ed interessa anche gli altri due Comuni limitrofi. Tutto ciò attraverso la realizzazione di opere esterne di collegamento della fognatura di Monte di Procida all’impianto di depurazione di Cuma, ed opere interne che consistono in interventi presso le principali strade del paese, in particolare quelle sprovviste a tutt’oggi di una rete fognaria come via Panoramica e via Giovanni da Procida.

relazione generaleSERVIZI MAI ATTIVATI – Il tutto, sulla scorta di una serie di impegni che la ditta aggiudicataria dei lavori avrebbe dovuto assumersi e mettere in pratica, al fine di «minimizzare l’impatto delle attività lavorative sulla popolazione residente e sulle attività produttive», si legge nella Relazione Generale del Progetto. Il consigliere Assante, passa in rassegna soltanto alcune delle principali misure fino ad ora non ancora adottate dall’impresa. «L’istituzione di un InfoPoint e di un numero verde gratuito per la segnalazione di problematiche legate alla difficoltà di accesso e/o disturbi arrecati dai lavori alla cittadinanza (rumore, vibrazioni, polvere, eccetera)». «Mai realizzati», dice. «Attivazione del servizio cortesia offerto dalla impresa alla popolazione residente per prenotazione di servizi alla persona ed alle attività commerciali/produttive quali: facchinaggio merci con motocarriola, facchinaggio semplice, semplice accompagnamento di persone anziane e/o con disabilità fisica». «Mai visto neppure questo», aggiunge.

lavori 2SICUREZZA E VIABILITA’: I DISAGI – E l’elenco si fa ancora più lungo: «Delimitazioni delle aree di lavoro. Sistemi di blindaggio degli scavi. Bagnatura dei percorsi di cantiere e spazzamento giornaliero della viabilità da e per le aree di cantiere; utilizzo dei mezzi d’opera super silenziati e con dispositivo di controllo e limitazione delle emissioni in atmosfera». Ad oggi, invece, la realtà dei fatti è ben diversa: percorrere le strade ove sono in corso gli interventi è a dir poco pericoloso soprattutto per pedoni, ciclisti e motociclisti. In ultimo, il consigliere d’opposizione sottolinea come l’impresa avrebbe dovuto coordinarsi “step by step” con il Comando di Polizia locale.

lavori 1 - CopiaL’EPISODIO – «Tanti, troppi i disagi che la comunità ha subìto in questi mesi. Basti ricordare quando, nell’ aprile scorso, percorrendo l’arteria a senso unico di marcia e che dal Cercone conduce verso la località Casevecchie decine di automobilisti si sono ritrovati letteralmente in trappola a causa dell’escavatore in azione che ha bloccato per intero la carreggiata – spiega Assante – Si è dovuto attendere il termine del lavoro lungo quella tratta affinché il traffico veicolare potesse nuovamente scorrere regolarmente. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se in quell’ingorgo senza via d’uscita si fosse trovato un mezzo del Pronto Soccorso». Plurime, dunque, le mancanze: procedurali, di prevenzione e gestione della sicurezza. «Possibile – conclude – che nessuno si sia preso la briga di verificare se quanto riportato nella Relazione Generale venisse rispettato alla lettera? Un’Amministrazione ha il dovere di supervisionare anche i cantieri aperti sul territorio. Noi l’avremmo fatto senza esitazione alcuna. Si tratta di un progetto importante. I cittadini non possono pagare le spese di sì tanta superficialità».