Mare e spiagge libere, gli attivisti flegrei ‘in trasferta’ a Viareggio
BACOLI – Dare voce ai cittadini che reclamano più spiagge libere, meno cemento e cancelli: l’altro punto di vista, quello spesso inascoltato nelle sedi istituzionali. È questo l’obiettivo che il Coordinamento Nazionale Mare Libero, Associazione di promozione sociale, si propone di fornire organizzando la Prima Conferenza per il Mare Libero che si terrà domani dalle 14 a Viareggio. La conferenza è stata organizzata con il contributo degli attivisti del gruppo flegreo e napoletano che da anni combattono una battaglia di giustizia sociale per tutelare il diritto a passeggiare liberamente lungo le spiagge o ad accedere liberamente alla battigia per fare un bagno: un argomento quello della gestione del demanio marittimo che per troppi anni è stato appannaggio della sola categoria dei balneari e che oggi grazie alle direttive europee e all’attività di associazioni locali e nazionali come il Conamal ha fatto breccia nel dibattito politico.
IL DIBATTITO – Il titolo è “ Il futuro delle spiagge italiane: diritto di tutti o privilegio per pochi?”, un dibattito originale tra relatori qualificati, tra cui: Sebastiano Venneri/responsabile Turismo ed innovazione territoriale di Legambiente, Gianluca Catullo/responsabile specie e habitat WWf Italia, Mario Tozzi/geologo, divulgatore scientifico e conduttore televisivo. Alberto Lucarelli/ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Federico Anghelé/analista, presidente Thegoodlobby Italia, Carlo Salvemini/Sindaco di Lecce, Josi Gerado della Ragione Sindaco di Bacoli, Sarah Gainsforth ed Andrea Carlo/giornalisti, Caroline von der Tann/regista documentarista. I temi trattati spazieranno dalla tutela e protezione dell’ambiente marino e costiero alla funzione intrinsecamente pubblica dei beni comuni.. «Non mancheranno le nostre proposte che, attraverso le voci del Presidente CoNaMaL Roberto Biagini, esperto demanialista e di Claudia Vellusi, avvocato e consigliera in seno al Consiglio Direttivo, dimostreranno che un’altra visione, non solo è possibile, ma anche necessaria affinché sui beni pubblici non si faccia solo profitto, ma prima di tutto l’interesse della collettività», annunciano gli attivisti flegrei.