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LOTTA ALLA DROGA/ «Ogni anno un eroinomane spende 6700 euro in sostanze stupefacenti»

LOTTA ALLA DROGA/ «Ogni anno un eroinomane spende 6700 euro in sostanze stupefacenti»
  • Pubblicato12 Giugno 2014
Ogni eroinomane spende 6700 euro ogni anno per la droga
Ogni eroinomane spende 6700 euro ogni anno per la droga

POZZUOLI – Un eroinomane della provincia di Napoli spende ogni anno mediamente 6.700 euro per acquistare stupefacenti sul mercato illegale. Di contro, un percorso di rieducazione farmacologica e psicoterapeutica di un tossicodipendente costa alla collettività circa 4700 euro che vanno ad alimentare, però, il sistema economico “pulito” del Paese. Inoltre, mentre la tossicodipendenza può durare fino a consumare la vita di chi ne è vittima, la rieducazione ha una durata limitata e – se ben realizzata e voluta davvero dal paziente – può rappresentare un’uscita definitiva dal tunnel della droga.

 

L’EVENTO – Sono questi alcuni degli argomenti che verranno trattati nel corso della “Prima conferenza nazionale sulla riduzione della cronicità e della cronicizzazione nelle dipendenze patologiche” in programma a Napoli presso l’hotel Ambassador venerdì 13 giugno. L’incontro è organizzato dall’ASL Napoli 2 Nord, dall’Associazione degli operatori delle tossicodipendenza ACUDIPA e dalla Comunità “la Scheggia”. All’evento prenderanno parte: il Professor Robert Paul Liberman, dell’Università della California, uno dei maggiori studiosi al mondo della riabilitazione psichiatrica; il Senatore Raffaele Calabrò, Consigliere per la Sanità del Presidente della Giunta Regionale della Campania; l’onorevole Michele Schiano di Visconti, Presidente della V Commissione Sanità della Regione Campania; Marina Rinaldi, dirigente dell’Unità Operativa “Interventi Sociosanitari” presso il Dipartimento della salute e delle risorse naturali della Regione Campania. La conferenza, inserita nel progetto dell’ASL Na2 Nord “Reducron” contro la riduzione della cronicità delle dipendenze patologiche, prevede un approfondimento sul tema della cronicizzazione delle dipendenze attraverso percorsi terapeutici non sempre efficaci.

 

NECESSITA’ DI TERAPIE – Dice Giorgio di Lauro, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL Na2 Nord «Troppo spesso vediamo pazienti che considerano il metadone, l’alcover o la permanenza in una comunità terapeutica come esperienze della dipendenza più che vie per uscirne. Credo occorra fare il punto sulle terapie che la Sanità Pubblica deve mettere in campo per aiutare questi pazienti a impossessarsi della propria vita e a non rendere cronica la dipendenza dalle sostanze». Il Progetto Reducron ha analizzato quanto fatto dai Centri per l’osservazione, la diagnosi e la disintossicazione (CODD), evidenziando come una loro valorizzazione nel sistema di cura delle dipendenze potrebbe aumentare l’efficacia delle cure e ridurre i costi. Nel corso del convegno del 13 giugno sarà analizzato uno studio clinico incentrato su 100 casi trattati dai CODD in diverse regioni italiane. ​