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LA STORIA/ 1861 Pontelandolfo e Casalduni: un massacro mai dimenticato – LE FOTO

LA STORIA/ 1861 Pontelandolfo e Casalduni: un massacro mai dimenticato – LE FOTO
  • Pubblicato16 Marzo 2014
Il ricordo del massacro di Pontelandolfo e Casalduni

POZZUOLI – Grande successo di pubblico per ricordare il massacro di Pontelandolfo e Casalduni nel corso del convegno svoltosi ieri presso l’Hotel “Gli Dei” di Pozzuoli. Il massacro di Pontelandolfo e Casalduni fu una strage compiuta dal Regio Esercito Italiano il 14 agosto del 1861 ai danni della popolazione civile dei due comuni del beneventano. Tale atto fu una rappresaglia ordinata dal generale Enrico Cialdini per l’uccisione di 45 militari dell’esercito piemontese (un ufficiale, quaranta bersaglieri e quattro carabinieri), catturati alcuni giorni prima da alcuni “briganti” e contadini del posto. I due piccoli centri vennero quasi rasi al suolo, con l’uccisione di centinaia di cittadini.

 

LA STORIA – Un massacro raccontato dalla penna dello storico e giornalista Gigi di Fiore nel suo libro “1861. Pontelandolfo e Casalduni. Un massacro dimenticato”, presente ieri al convegno. L’incontro con l’autore del libro è stato moderato da Nicola Olivieri, presidente dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico. Grande l’emozione durante la lettura di alcuni brani tratti dal libro di Di Fiore recitati dagli attori Luisa Perfetto, Marcella Illiano e Arturo Delogu accompagnati dalla chitarra di Lino Sabella. Brani che hanno ricordato la brutalità e la violenza usata dai bersaglieri del neo nato stato Italiano contro due comunità indifese.

 

VOGLIA DI VERITA’ – Secondo il presidente dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico, Nicola Olivieri «La grande affluenza di pubblico all’evento con Gigi Di Fiore dimostra che c’è tanta voglia di conoscere la vera storia su come sia avvenuta l’unità d’Italia. E’ sempre più evidente che la storiella raccontata a proposito di un Garibaldi “liberatore” assieme ai suoi “mille” non regge più. La verità è che il “Risorgimento” non è stato altro che una guerra di aggressione piemontese contro uno Stato libero e indipendente, una guerra finita con l’annessione del Regno delle Due Sicilie al regno dei Savoia, e condotta con tanta brutalità da parte degli invasori piemontesi, con migliaia di arresti, feriti e morti fra la nostra gente e tante città e villaggi dati alle fiamme. Con gli eventi del 1860-61, il sud è passato da Stato indipendente a colonia interna. Napoli è passata da Capitale europea a mera provincia dello stato piemontese». L’evento è stato organizzato da Artemide Cultura Arte, dall’Associazione per il Meridionalismo Democratico e da Compr@assieme. A fine serata è stata offerta da ComprAssieme offrirà la degustazione di prodotti di alta qualità dei territori campani.

 

LE FOTO

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