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Pozzuoli, l’esercito dei cento parcheggiatori abusivi

Pozzuoli, l’esercito dei cento parcheggiatori abusivi
  • Pubblicato27 Gennaio 2014
Un gruppo di parcheggiatori abusivi (foto archivio)

di Gennaro del Giudice

POZZUOLI – Un esercito di almeno cento parcheggiatori abusivi invade la città di Pozzuoli. Porto e strade del centro storico, via Napoli, via Campi Flegrei, via Campana, largo Palazzine, zona Solfatara, Arco Felice, Lucrino, ospedale “Santa Maria delle Grazie, mercati, ristoranti, pub, bar, discoteche, uffici postali, Asl, cimitero, non c’è zona che non sia presidiata illegalmente. Almeno cento illegali (secondo una stima fatta conteggiando le presenze in tutti i punti critici della città nell’arco di una settimana) che dalle prime ore del mattino e fino a tarda notte presidiano strade, marciapiedi e aree di sosta.  Un saluto, un fischio e il parcheggiatore di turno si avvicina all’auto, qualche parolina come “Buonasera, prego”  e il braccio che si allunga. Si passa da “un qualcosa a piacere” a tariffe fisse che possono arrivare fino a 5 euro.

 

PARCHEGGIATORI STORICI – Soldi chiesti indebitamente agli automobilisti che per evitare ripercussioni ai loro danni o alle proprie auto accettano di sborsare ad ogni ora della giornata. Italiani, extracomunitari, giovani, anziani: non c’è limite di età per l’appropriazione di vere e proprie fette di territorio. Alcuni lo fanno in maniera sporadica, altri invece quotidianamente con perfetta regolarità, come nel caso (solo per fare un esempio su tutti) dei parcheggiatori “storici” che da anni “occupano” lo spiazzale antistante l’ufficio postale in via Terracciano, nonostante i segnali anti-abusivi affissi dal Comune di Pozzuoli (che riportano il divieto con conseguenti sanzioni).

 

SANZIONI INSUFFICIENTI – Si parcheggia dappertutto, lungo entrambi i marciapiedi, nei posti riservati ai residenti, ai disabili nonostante la presenza dei numerosi segnali di divieto e rimozione. E nonostante le continue irruzioni da parte degli agenti di polizia municipale e gli arresti messi a segno da polizia e carabinieri il fenomeno non si placa. Motivo? “Pene poco severe” laddove non emerge il reato di estorsione. Infatti, dopo le “retate” da parte delle forze dell’ordine, il sequestro dei soldi indebitamente guadagnati e le relative sanzioni che finiscono per essere “carta straccia”, gli abusivi riprendono sistematicamente il loro posto.