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Impennata di contagi a Pozzuoli: il sindaco vieta gli aperitivi delle vigilie

Impennata di contagi a Pozzuoli: il sindaco vieta gli aperitivi delle vigilie
  • Pubblicato4 Dicembre 2021

POZZUOLI – Sessantacinque nuovi casi di Covid-19 negli ultimi tre giorni e in città scattano le prime restrizioni in vista delle festività natalizie. Per arginare i contagi a Pozzuoli sarà vietata “l’organizzazione di eventi che comportino eccessivi assembramenti di persone nei luoghi pubblici” ovvero i cosiddetti “aperitivi” della movida, che ogni anno portano in città migliaia di persone, in particolare nei giorni dell’Immacolata e delle due vigilie. Lo ha disposto il sindaco di Pozzuoli con un’ordinanza che entrerà in vigore dal prossimo 7 dicembre. «Come tutti hanno potuto verificare negli ultimi giorni c’è stato in città un aumento dei contagi da covid-19. La pandemia non è ancora debellata e non ci possiamo permettere di abbassare la guardia. Mi appello pertanto al buon senso dei cittadini, dei giovani soprattutto, invitandoli a rispettare le misure già in vigore con l’ordinanza regionale e di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale nelle aree all’aperto di maggior affollamento. -ha fatto sapere il primo cittadino Vincenzo Figliolia- A tal proposito vi anticipo che firmerò un’ordinanza con la quale sarà vietata per le prossime festività, a partire già dal 7 dicembre, l’organizzazione di eventi che comportino eccessivi assembramenti di persone nei luoghi pubblici e mi riferisco in particolare ai cosiddetti “aperitivi” della movida».

I CONTROLLI – Il primo cittadino raccomanda ai giovani di rispettare le regole (previste dall’ordinanza regionale n. 26 del 30 ottobre) e di evitare i super affollamenti visti negli scorsi anni nei vari luoghi simbolo della città. «Saranno intensificati anche i controlli da parte della polizia municipale. Capisco che i giovani vogliono divertirsi ma lo possono fare anche in altro modo, evitando gli assembramenti che facilitano la trasmissione del virus. Ne va di mezzo la nostra salute e questo non lo possiamo dimenticare».