Il puteolano Francesco D’Isanto eletto nel Comitato di Gestione Nazionale Molluschi Bivalvi
ROMA – Negli uffici del Palazzo della Cooperazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane a Roma, si è svolta l’Assemblea del contratto di rete identificata nella denominazione quale “Organismo Nazionale di programmazione dei Consorzi di Gestione nel Settore dei Molluschi Bivalvi”. Alla presenza di tutti i Presidenti dei Consorzi di Gestione per la Pesca dei Molluschi Bivalvi, nello specifico Luca Corbatto del CO.GE.MO Monfalcone, Gianni Stival del CO.GE.VO. Venezia, Michele Boscolo Marchi del CO.GE.VO. Chioggia, Nicola Paci del CO.GE.VO. Civitanova Marche, Gerardo Fragoletti del CO.VO.PI. (Consorzio di Gestione del Compartimento Marittimo di San Benedetto del Tronto), Giovanni Di Mattia del CO.GE.VO. Abruzzo (Consorzio di gestione del Compartimento Marittimo di Pescara), Maurizio Angotti del CO.GE.VO. Frentano (Consorzio di Gestione del Compartimento Marittimo di Ortona), Matteo di Candia del CO.GE.VO. Termoli, Francesco D’Isanto del CO.GE.MO. Napoli, vengono individuati e nominati all’unanimità membri del Comitato di Gestione i Sigg. Gianni Stival (presidente), Giovanni Di Mattia (Vicepresidente), Francesco D’Isanto, Michele Boscolo Marchi e Gerardo Fragoletti.
L’IMPEGNO – “Un importante risultato ottenuto grazie alla coesione del comparto campano” – dichiara Francesco D’Isanto – “Ringrazio i rappresentanti italiani della fiducia accordatami. Mi impegnerò, da subito, anche come rappresentante del Mar Tirreno, da Roma fino a Salerno, per ottenere una deroga necessaria, vista la diversa conformazione del nostro litorale marino costiero rispetto a quello Adriatico, per la pesca entro lo 0,3 miglia nautica. Tra gli obiettivi anche la realizzazione di un progetto di monitoraggio e sviluppo dell’attività di pesca e di gestione dei banchi naturali di molluschi bivalvi in tutta la Regione Campania. Una particolare attenzione sarà rivolta alla tutela del Mare Nostrum e al mantenimento dell’accrescimento dei bivalvi. Predisporremo con l’aiuto dell’Assessore Nicola Caputo e il mondo universitario, specifiche misure ecosostenibili, come ad esempio indagini conoscitive e individuazione dei siti da seminare, tese a proteggere le diverse fasi del ciclo biologico delle specie interessate quali la comunità biologica e l’ambiente nel suo complesso”.