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IL PENTITO/ Tensione in aula e poi l’offesa dalle gabbie

IL PENTITO/ Tensione in aula e poi l’offesa dalle gabbie
  • Pubblicato17 Giugno 2014
aula tribunale
Un’aula di Tribunale

NAPOLI – Quando il pm della Dda Stefania Castaldi ha annunciato che sarebbero state depositate le dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, è sceso il gelo nell’aula in cui si stava svolgendo davanti al Gup l’udienza preliminare del processo per il duplice omicidio Montanino-Salierno. Attimi di silenzio carichi di tensione tra gli avvocati e gli imputati loro assistiti e subito dopo che il pubblico ministero ha pronunciato la frase “il nuovo collaboratore è Pariante Rosario”, si è verificato un episodio più che singolare: qualcuno si è alzato e di spalle ha lanciato un’offesa molto pesante nei confronti del neo pentito.

 

LE PROTESTE – Lo stupore tra i presenti, originato dal fatto che Rosario Pariante non ha accuse a carico per fatti di sangue, è durato a lungo. Nessuno pensava a un colpo di scena del genere, al punto che l’udienza è stata sospesa e aggiornata a causa delle proteste degli imputati e dell’assenza completa della serenità necessaria per andare avanti. Rosario Pariante detto “Chiapparello”, 57 anni, si era trasferito a Bacoli da Secondigliano, quartiere napoletano di cui è originario, negli anni Ottanta e subito cominciò a stendere i tentacoli aprendo attività di facciata.

 

Fabio Postiglione