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QUARTO/ Soldi per gli “amici di Marano”: estorsione in cantiere, due arresti

QUARTO/ Soldi per gli “amici di Marano”: estorsione in cantiere, due arresti
  • Pubblicato17 Giugno 2014

di Gennaro Del Giudice

I due sono stati arrestati per estorsione in un cantiere edile
I due sono stati arrestati per estorsione in un cantiere edile

QUARTO – I lavori dovevano essere autorizzati dal clan dietro il pagamento di migliaia di euro da versare nelle casse degli “Amici di Marano”. Era questo il diktat imposto al titolare di una ditta, in procinto di avviare lavori di ristrutturazione di un edificio, da Gianluca Rusciano, 30 anni, residente a Marano e da Antonio Agrillo, anch’egli 30enne, residente a Quarto e già noto alle forze dell’ordine, ritenuti vicini al clan Polverino. I due sono stati arrestati, durante un blitz dei carabinieri  all’alba di lunedì, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. A loro si è arrivati attraverso indagini-lampo condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dai carabinieri del Nucleo Operativo di Pozzuoli che hanno eseguito gli arresti. Secondo le indagini Agrillo e Rusciano, nel mese di maggio, avrebbero messo in campo un’attività di estorsione nei confronti di una società di Napoli che stava per avviare i lavori in un edificio nel comune di Quarto.

 

LA RICHIESTA – “I lavori sono vincolati al parere del clan dietro un compenso in denaro da versare agli amici di Marano”: questa la richiesta che i due avevano avanzato nei confronti dell’azienda napoletana il mese scorso, forti della loro appartenenza al clan dei “maranesi”. Poi le indagini-lampo e il blitz che è giunto in concomitanza con l’operazione anti-camorra condotta a Marano contro il clan Polverino e che ha portato all’arresto di altre 4 persone e al sequestro di beni e società per il valore di 30 milioni di euro. Tra queste società figura anche la Edil San Rocco, cooperativa amministrata dal vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Biagio Iacolare e un supermercato Carrefour a Marano.

 

ESTORSIONI IN CITTA’ – Un’attività florida quella del clan Polverino nel comune di Quarto, le cui casse vengono rifocillate dai soldi delle estorsioni a imprenditori della zona. Come accadde lo scorso 16 dicembre, quando finirono in cella le nuove leve del clan Giuseppe Di Roberto, Michele Di Pierno, Vincenzo Abbate e Gennaro Pagano, quest’ultimo ritenuto un elemento di spicco del clan dei “maranesi”.  I quattro taglieggiavano le proprie vittime facendosi consegnare tangenti da oltre mille euro al mese. Nella loro morsa erano finiti imprenditori edili e gestori di sale da gioco.