«Gaffe» del sindaco di Pozzuoli, dimentica la Marina Militare per la festa di Santa Barbara: la protesta dell’associazione marinai
POZZUOLI – «È con grande dispiacere che notiamo l’assenza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale verso questa importante ricorrenza, che rappresenta non solo la Marina, ma anche un pezzo fondamentale della nostra identità cittadina». Con questo messaggio – indirizzato al sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni – l’associazione Marinai d’Italia ha voluto sottolineare la propria delusione per quanto scritto sulla pagina Facebook del primo cittadino «È triste constatare che il primo cittadino scelga di valorizzare solo un onorato corpo, dimenticando di rendere il giusto omaggio a un’altra istituzione altrettanto meritevole e radicata nella nostra storia».
IL POST – Il riferimento è al post per la festività di Santa Barbara in cui Manzoni ha scritto “Sono orgoglioso di annunciare che domani, 4 dicembre, dalle ore 10, la nostra città avrà l’onore di ospitare la festa di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco” dimenticando che Santa Barbara è anche la patrona della Marina Militare. Una “gaffe” che non è passata inosservata anche alla Capitaneria di Porto di Pozzuoli: il post, infatti, è stato commentato anche un maresciallo, che ha “ricordato” l’impegno dei militari in città.
LA CONDANNA – «Domani, 4 dicembre, si celebra Santa Barbara, Patrona anche della Marina Militare e simbolo di coraggio e dedizione. Pozzuoli, con l’Associazione Marinai d’Italia, una delle più antiche del Paese, e grazie all’impegno costante della Capitaneria di Porto e di ogni militare in servizio, continua a mantenere viva questa tradizione marinaresca. – si legge nella nota dell’associazione Marinai – Domani, nonostante tutto, onoreremo Santa Barbara con l’orgoglio e il rispetto che merita, celebrando i valori che rappresenta e ringraziando chi, ogni giorno, lavora per il bene della nostra comunità. Ci auguriamo che in futuro si possa dare la giusta importanza a queste tradizioni, che sono parte integrante del patrimonio culturale e morale della nostra città».
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