«Free Gaza» Occupato il liceo “Virgilio” di Pozzuoli

POZZUOLI – Occupato il liceo “Virgilio” di Pozzuoli. Da ieri pomeriggio gli studenti sono all’interno dell’istituto per una manifestazione pacifica, volta a portare al centro dell’attenzione una serie di problematiche che vanno dal genocidio di Gaza alle politiche del governo in materia scolastica. Centinaia di studenti da questa mattina sono all’interno delle aule. Presenti anche gli insegnanti e il personale scolastico. La mobilitazione, che porterà ad uno stato di autogestione, si sta svolgendo in maniera pacifica. Non si registrano danneggiamenti né situazioni di tensione.
I MOTIVI – Questa mattina gli studenti hanno diffuso un messaggio con il quale rendono note le motivazioni dello stato di mobilitazione: “Noi studenti del Liceo Virgilio comunichiamo di aver avviato, in data odierna, un’occupazione consapevole e collettiva dell’istituto. Tale gesto nasce dalla volontà di non restare in silenzio di fronte a ciò che riteniamo un genocidio in corso, che colpisce anche giovani e studenti come noi, privandoli del futuro e della vita. In particolare, condanniamo l’attacco da parte delle forze israeliane alla Global Sumud Flotilla, avvenuto illegalmente in acque internazionali. A bordo di quelle imbarcazioni non vi erano armi, ma aiuti e speranza per l’apertura di un corridoio umanitario stabile verso una popolazione già gravemente colpita. In un momento in cui scuole, università, porti e luoghi di lavoro in tutta Italia stanno esprimendo solidarietà al popolo palestinese, anche noi abbiamo deciso di unirci al grido di protesta. La nostra mobilitazione è rivolta contro le politiche del governo italiano e in particolare contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che il 22 settembre 2025 ha rifiutato ogni dialogo con una delegazione studentesca. Ci teniamo a precisare che la nostra iniziativa non è diretta contro l’istituto, la dirigenza o il personale scolastico, per i quali nutriamo rispetto. L’occupazione è un’azione politica rivolta esclusivamente alle istituzioni statali. Durante i giorni di autogestione, garantiremo la sicurezza delle persone, degli ambienti e dei materiali scolastici, con particolare attenzione ai beni culturali presenti nella scuola, come la biblioteca e il bugnato. Ribadiamo che la nostra scuola rappresenta per noi uno spazio fondamentale di crescita e formazione. È proprio grazie all’educazione ricevuta che abbiamo sviluppato il pensiero critico necessario a prendere posizione. Per questo, oggi, ci riappropriamo simbolicamente di questo spazio.”