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Flash mob per le vittime di Monteforte, figuraccia del Comune: insorgono i parenti

Flash mob per le vittime di Monteforte, figuraccia del Comune: insorgono i parenti
  • Pubblicato16 Luglio 2014

di Violetta Luongo

L'ingresso del comune di Pozzuoli
L’ingresso del Comune di Pozzuoli

POZZUOLI – Doveva essere un giorno di cordoglio, di dolore e di ricordo si è rivelato una grossa gaffe del Comune. Il flash mob, in memoria delle 40 persone rimaste uccise nella tragedia di Monteforte Irpino, non è piaciuto ai parenti delle vittime che subito hanno fatto recapitare all’Amministrazione il loro dissenso. La manifestazione, organizzata dall’assessorato alle Politiche Sociali e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Pozzuoli e dall’associazione Nuovi Orizzonti, prevista per il 20 luglio a Rione Terra prevedeva un flash mob della “P&P Academy” di Anna Paparone, con il lancio finale di 40 palloncini con i nomi delle vittime della tragedia; una performance delle allieve della scuola di Monterusciello “A passo di danza” di Stefania Reale; balli, musica e una esibizione di Taekwondo a cura del maestro Luigi Doriano.

 

DOVEVA ESSERE LUTTO NON FESTA – «Ci sentiamo indignati e offesi – dice Barbara Parrella che in quel drammatico 28 luglio perse madre e padre – una manifestazione che vuole ricordare 40 morti viene titolata “Inno alla vita”, ci sembra una presa in giro. Io comunque non avrei partecipato all’iniziativa ma mi sono unita al dissenso. Vada per i palloncini ma cosa c’entrano la musica e i balli in un giorno di lutto, mancano solo le bancarelle. Deve essere un momento di cordoglio non di festa. Sembra che si sia voluta attirare attenzione e non ricordare i nostri parenti perduti». Nel frattempo l’associazione “Vittime della strada” ha organizzato una fiaccolata per il 28 luglio che partirà da Rione Terra fino a largo Palazzine, piazza intitolata recentemente alle 40 vittime.

 

EVENTO ANNULLATO – Dissenso accolto dall’amministrazione comunale e dalla commissione Pari Opportunità che subito hanno annullato la manifestazione dal titolo “Inno alla vita. In ricordo delle vittime di Monteforte Irpino”. «Il nostro intento non era certo di turbare la sensibilità dei familiari – precisa l’assessora Teresa Stellato – L’evento aveva un significato di condivisione e di solidarietà, perché dal ricordo delle vittime, rappresentato tra l’altro da un rullo di tamburi e ragazze vestite di nero, si sarebbe poi passati ad inneggiare alla vita con una danza classica sulle note di Beethoven. Ci dispiace che il significato della manifestazione sia stato frainteso».