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POZZUOLI/ Sorvegliato speciale viola gli obblighi e finisce in casa lavoro

POZZUOLI/ Sorvegliato speciale viola gli obblighi e finisce in casa lavoro
  • Pubblicato16 Luglio 2014

di Alessandro Napolitano

Armando Loffredo detto "Fiet e Cazetta" è stato arrestato dalla Polizia
Armando Loffredo detto “Fiet e Cazetta” è stato arrestato dalla Polizia

POZZUOLI – Era stato assolto dall’accusa di essere un camorrista, ma su di lui gravava ugualmente la misura della sorveglianza speciale. Misura di sicurezza che Armando Loffredo – 47enne residente nel rione Toiano e noto con il soprannome di “Fiet ‘e cazetta” – ha più volte violato. Tanto che il giudice ha disposto per lui una misura alternativa. Dovrà rimanere in una casa lavoro per i prossimi due anni. La destinazione non è stata ancora resa nota. Nel frattempo l’uomo si trova rinchiuso nella casa circondariale di Poggioreale. A portarlo via sono stati gli agenti del commissariato di piazza Italo Balbo, guidato da pochi giorni dal vice questore aggiunto Pasquale Toscano.

 

ASSOLTO NEL PROCESSO ANTI CAMORRA – Nel marzo di un anno fa Armando Loffredo fu l’unico assolto al processo con rito ordinario che vedeva alla sbarra numerosi esponenti di spicco del clan Longobardi-Beneduce. Tra cui lo stesso Gaetano Beneduce, che in quella occasione venne condannato ad una pena severissima: 30 anni di carcere. Pesantissime anche altre condanne, come quelle decise nei confronti di Gianpaolo Villano e Raffaele De Felice, rispettivamente a 21 anni e 22 anni e 6 mesi. Un vero e proprio parapiglia scoppiò in aula alla lettura della sentenza. Alcuni parenti degli imputati urlarono parole irripetibili all’indirizzo dei pubblici ministeri Antonello Ardituro e Antonella Capasso. In tre vennero denunciati per oltraggio a magistrato in udienza e minaccia a corpo giudiziario. Di sicuro tra chi si rivolse in malo modo ai magistrati non c’erano i parenti di Armando Loffredo, l’unico a non subire alcuna condanna. Ma che nel frattempo è stato sorpreso più volte in compagnia di pregiudicati o fuori casa al di fuori dall’orario consentito dalla vigilanza speciale.