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Coronavirus, la truffa del tampone a domicilio arriva anche a Pozzuoli

Coronavirus, la truffa del tampone a domicilio arriva anche a Pozzuoli
  • Pubblicato28 Aprile 2020

POZZUOLI – Falsi tamponi a domicilio, aumentano le segnalazioni nelle ultime ore. I truffatori si spacciano per operatori della Croce Rossa o dell’Asl e si recano presso le abitazioni dei malcapitati con il pretesto di effettuare fittizi tamponi del coronavirus. In realtà la messinscena non è altro che una scusa per intrufolarsi in casa ed effettuare dei furti oppure richiedere il pagamento delle spese per il falso tampone. Le vittime prescelte sono soprattutto persone anziane. A lanciare l’allarme è anche il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. «Ignoti chiamano a casa, sui vostri cellulari o addirittura suonano al citofono, raccontando di dover venire presso il vostro domicilio per sottoporvi a tampone, e chiedono un pagamento. Spiegano che passeranno a fare il tampone a tutti perché così è stato disposto: è falso. Nessuno è autorizzato a fare questo – dichiara il primo cittadino – Se vi chiamano, allertate subito le forze dell’ordine: carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani. È una truffa messa in campo da sciacalli». Ma ad approfittare di situazioni di inquietudine e disagio, che ovviamente rendono le persone più vulnerabili – denuncia Federconsumatori – sono anche coloro che speculano sui prezzi di disinfettanti e mascherine. «Chiediamo al Governo e alle Autorità competenti attività di controllo e sanzione particolarmente severe nei confronti di questi soggetti che speculano su una grave emergenza nazionale», l’sos dell’associazione.