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Bacoli/Containers di via Spiagge Romane, iniziati i lavori per le nuove abitazioni

Bacoli/Containers di via Spiagge Romane, iniziati i lavori per le nuove abitazioni
  • Pubblicato6 Luglio 2011

BACOLI – Dopo venti anni di degrado arriva una casa per sei famiglie bacolesi: abiteranno a via Mercato di Sabato in un edificio adibito a scuola che verrà trasformato in 6 mini appartamenti.  Tra pochi mesi, quindi,  giungerà a termine una triste storia, passata per quasi un ventennio di agonie e attese di alcune famiglie relegate a vivere in container fatiscenti sul Gavitello.

LE NUOVE ABITAZIONI – Sono in corso i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di alloggi residenziali, presso il plesso scolastico di via Mercato di Sabato, dove le sei famiglie abiteranno dal prossimo ottobre.

LA TRAGEDIA – Tutto cominciò il 2gennaio 1992 quando morirono tre minori per l’incendio di una roulotte nel campo di Torre di Cappella. Dopo la tragedia,  fu allestito un campo containers, in località Spiaggia Romana, su un’area di proprietà del Centro Ittico, per la sistemazione dei nuclei familiari coinvolti. Una sistemazione provvisoria che doveva avere la durata di un anno. Contestualmente, fu allestito un ulteriore “spazio containers”, in via Dumas  per fronteggiare l’emergenza abitativa sorta all’indomani del terremoto del 1980.

LA TRAFILA – Due insediamenti che dovevano avere vita breve. Il tempo di trovare una casa degna di questo nome a queste famiglie rimaste senza un tetto. Un tempo limitato: un anno, appunto. E invece, di anni ne sono passati quasi venti. Venti anni di deterioramento dei containers, di fatiscenza dei campi stessi, di precarietà igienico – sanitaria.

CONDIZIONI PRECARIE – Venti anni di rischi di malattie. Pioggia, maltempo, topi, insetti sono stati nemici quotidiani di famiglie che ancora vivono in una condizione che doveva durare un anno solo.  Nel corso di questi lunghissimi anni i Servizi sociali del comune bacolese hanno provato a dare, almeno ai minori che abitavano in queste strutture fatiscenti, un ricovero in convitto e semiconvitto in adeguate strutture.

L’AIUTO DEL COMUNE – Gli stessi servizi sociali hanno promosso sussidi economici straordinari, reddito di cittadinanza, azioni di mediazioni con altre strutture pubbliche (Asl, Consultorio Familiare, Spazio Adolescenti). Dopo venti anni, però, non e` più possibile tamponare, perche’ la situazione è divenuta veramente insostenibile ed improrogabile.  “Da questa esigenza è nata la scelta di avviare un progetto di riconversione di alcuni locali dell’istituto Antonio Gramsci di Via Mercato di Sabato – afferma l’assessore ai lavori pubblici Michele Costigliola – . Tra pochi mesi riusciremo a fornire una cosa a queste sei famiglie sfortunate”. Ricordiamo che il mese scorso sono già stati demoliti i containers in via Lungolago occupati perennemente da abusivi. A questi seguiranno quelli di via Dumas.

ENZO LUCCI

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