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Caso Bagnoli: DiversaMenteGiovani e amministrazione Figiolia sono distanti

Caso Bagnoli: DiversaMenteGiovani e amministrazione Figiolia sono distanti
  • Pubblicato14 Febbraio 2016

bagnoliPOZZUOLI – Si è svolta ieri, dalle 11.00 alle 14.30, l’assemblea in Piazza della Repubblica per discutere del caso Bagnoli e rilanciare il tema della partecipazione. Inizialmente previsto presso i giardinetti della “cassa armonica”, il momento di confronto è poi stato spostato, per le precarie condizioni meteorologiche, presso la sede dell’Associazione dei Meridionalisti Democratici, a cui vanno i ringraziamenti per l’ospitalità.

IL DIBATTITO – Il momento di dibattito ha avuto una buona partecipazione: presenti realtà flegree e un discreto numero di cittadini. L’assemblea, nelle sue oltre tre ore di durata, ha visto l’approfondimento dei temi posti all’ordine del giorno partendo dalla Partecipazione, trattando il caso Bagnoli e l’opportunità della progettazione partecipata. Ufficialmente invitata all’assemblea pubblica anche l’Amministrazione comunale di Pozzuoli per spiegare in quali vesti e con quali intenzioni è stata presente alla cabina di regia del 13 gennaio in prefettura con il Commissario straordinario di Bagnoli. In rappresentanza erano presenti l’Assessore per la Cultura Alfonso Artiaco e l’Assessore per il Patrimonio Pubblico Roberto Gerundo.

LA POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE – “Incalzati dai nostri quesiti – spiegano i DiversaMente Giovani – e dalle osservazioni dei presenti hanno esposto la posizione ufficiale dell’Amministrazione per la quale il commissariamento di Bagnoli è assolutamente legittimo e quindi la presenza in cabina di regia è finalizzata a seguire i lavori di quest’ultima. Maldestro il tentativo dell’Ass. Gerundo di “creare squadra” con noi affermando di essere dallo stesso lato della “barricata” smentendosi poi subito dopo dichiarando l’intenzione di non prendere le distanze dal commissariamento. Quanto al tema della Partecipazione, nulla di più rispetto alle solite frasi di rito. Una posizione che chiaramente ci pone in netta contrapposizione e che dimostra l’estrema lontananza della classe politica puteolana (almeno quella di governo) da chi vive i territori e porta avanti battaglie di trasparenza e giustizia sociale. Per noi momenti come questi creano coscienza e consapevolezza e quindi nessuna occasione di confronto può essere ritenuta inutile. Soprattutto in una città come la nostra dove il dibattito politico e sociale è pressoché assente. Il nostro impegno è quello di organizzare altre iniziative del genere dove poter discutere ancora del caso Bagnoli e di altri temi. Momenti di cittadinanza attiva e partecipazione.”