Carabinieri salvano una 20enne dal suicidio: era sospesa su un cornicione a 30 metri di altezza
NAPOLI – Vent’anni e la disperazione nel cuore. Con la volontà di farla finita appesa a un cornicione. Dieci centimetri di marmo sospesi su uno strapiombo di circa 30 metri lungo via Nuova San Rocco. Siamo nel quartiere Miano e una ragazza piange, seduta sul punto più delicato della sua vita. Vuole farla finita. È notte e tra qualche passante distratto e stanco c’è qualcuno che comprende le sue intenzioni. Chiama il 112 e si avvicina. La 20enne non vuole parlare e piange ancora. Intanto la folla aumenta, la curiosità accende spesso stimoli morbosi. Arrivano anche i carabinieri, quelli della stazione di Capodimonte. Sgomitano in quel capanno di spettatori e si avvicinano alla ragazza. Non voleva tutto questo, grida di stare lontani. Pochi centimetri la separano dal buio e i militari lo sanno. Uno di loro, un maresciallo, donna anche lei, prova a parlarle. Con parole dolci la tranquillizza e lentamente, con il collega, le arriva alle spalle. Non le da il tempo di rispondere che la agguanta, stringendola forte e trascinandola all’indietro. Al sicuro. La 20enne è salva, ma non dai suoi pensieri. Per quello servirà solo tempo e, perché no, la vicinanza dell’arma dei Carabinieri.