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CAMPI FLEGREI/ Zona rossa, 550mila abitanti a rischio

CAMPI FLEGREI/ Zona rossa, 550mila abitanti a rischio
  • Pubblicato26 Dicembre 2014
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La nuova zona rossa dei Campi Flegrei

CAMPI FLEGREI – La nuova zona Rossa dei Campi Flegrei riguarda oltre 550mila abitanti e comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano e una piccola zona di Giugliano, nonché alcune zone di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando). Ad annunciare e approvare la nuova perimetrazione dell’area  la Giunta regionale della Campania sulla base degli ultimi studi scientifici e sulle indicazioni fornite dalla Commissione Grandi Rischi. La proposta è poi passata al vaglio dei Comuni che hanno assunto le proprie decisioni, ufficializzandole attraverso apposite delibere dei Consigli comunali o con provvedimenti dei sindaci o dei commissari prefettizi.

 

LA PROCEDURA – «La procedura di approvazione finale è stata particolarmente complessa per ottenere la condivisione di tutte le istituzioni e si concluderà con l’emanazione di un atto normativo del presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile, prefetto Franco Gabrielli. Il percorso è uguale a quello intrapreso rispetto alla pianificazione per rischio vulcanico al Vesuvio», così l’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza.

 

PIANI DI EMERGENZA – «Quello di oggi – ha commentato il prefetto Franco Gabrielli – è un ulteriore importante tassello nel percorso volto all’aggiornamento dei piani di emergenza dei Campi Flegrei, un lavoro che, pazientemente, con la Regione Campania stiamo compiendo sulla scorta di quanto fatto anche per il Vesuvio.  Voglio sottolineare, come già il 20 ottobre scorso in occasione della riunione tenuta a Napoli, l’approccio estremamente propositivo dimostrato in questi mesi da tutti i soggetti coinvolti, partendo dai sindaci dei Comuni interessati. La sensazione è quella che, piano piano, tutti stiano comprendendo la centralità che le attività di pianificazione rivestono in protezione civile».