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CAMPI FLEGREI/ L’Archeobus c’è ma non si vede

CAMPI FLEGREI/ L’Archeobus c’è ma non si vede
  • Pubblicato20 Luglio 2018

CAMPI FLEGREI – Da Sabato 14 Luglio è stato istituito un nuovo ed importante servizio di trasporto su gomma, denominato “ArcheoBus”, che permetterà a residenti e turisti di raggiungere con più facilità gli innumerevoli siti archeologici e musei dei Campi Flegrei. La nuova linea, frutto di un’intesa tra l’EAV (Ente Autonomo del Volturno) ed i Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, attraverso un percorso di circa 30 km, collega il Parco Archeologico Di Cuma, la Casina Vanvitelliana, la Necropoli Di Cappella, la Piscina Mirabile, il Castello Di Baia, le Terme Romane di Baia, il Macellum-Tempio Serapide, il Rione Terra, l’Anfiteatro Flavio e il Tempio Di Diana. Il servizio è attivo tutti i giorni dell’anno, dalle 7:00 alle 20:55, con una frequenza di 50 minuti.
Un’ottima iniziativa, che si va ad aggiungere a quella del Cuma Express lanciata il primo Luglio, su cui però occorre impegnarsi più a fondo per renderla realmente efficace. In questi giorni abbiamo “testato” il servizio e purtroppo dobbiamo segnalare che l’Archeo Bus c’è ma non si vede.

AUTOBUS DIFFICILMENTE RICONOSCIBILE – Il 17 Luglio ci siamo recati al capolinea di Cuma e ci siamo ritrovati un autobus non nuovissimo e anonimo, nessuna “brandizzazione” ed assenza di scritte o cartelli. Anche sulla fermata non vi erano informazioni su orari e percorso. L’autista, molto gentile e cortese, ci ha detto che il servizio è ancora in una fase di “rodaggio” e che comunque avrebbe riportato al capo servizio tutte le “mancanze” riscontrate durante il turno di lavoro.
Sul posto abbiamo intercettato ed intervistato una coppia di turisti danesi che ci ha detto di essere venuta a conoscenza del bus da una pagina facebook ma che non è stato facile individuare la fermata e procurarsi i biglietti. Sono stati comunque molto contenti di aver potuto raggiungere Cuma, ma ci hanno “confessato” che se non avessero fortuitamente trovato la notizia sul web, non avrebbero visitato il sito.

FERMATE “ANONIME” – Non va meglio sulle fermate lungo il tragitto dove mancano totalmente le informazioni a riguardo. Il giorno successivo ci siamo recati alla fermata di Pozzuoli, esterna alla stazione della Cumana, ed anche qui totale mancanza di indicazioni, addirittura il bigliettaio alla “cassa treni” era completamente all’oscuro dell’esistenza del servizio. Con circa 30 minuti di ritardo è arrivato l’Archeobus purtroppo vuoto, erano circa le 16:00, ma sul parabrezza stavolta notiamo delle piccole locandine che rendevano il mezzo riconoscibile. L’autista è stato di parola.

Insomma, davvero ottima l’iniziativa, ma se non implementata e pubblicizzata a dovere rischia di non dare i risultati attesi.