CAMPI FLEGREI/ Il sindacato replica alle accuse, lettera al vetriolo per De Luca

CAMPI FLEGREI – Alle dure parole di De Luca dei giorni scorsi contro i lavoratori EAV, il sindacato ORSA-Autoferro replica con una lettera al vetriolo. Secondo il sindacato, il Presidente della Regione sarebbe male informato sui fatti. Lo stato di agitazione in corso, che ha portato al rifiuto di svolgere ore di lavoro straordinario, non sarebbe un’azione a difesa dei “privilegi parasindacali”, bensì una denuncia “contro una linea di condotta, quella sì illegale e immotivata, che va contro ogni logica aziendale, economica e ferroviaria, ma che segue, come al solito, logiche di spartizione partitocratica, premiando un dirigente che, nominato dalla passata amministrazione regionale, senza competenze specifiche nel settore ferroviario, responsabile principale dello sfascio di questi ultimi tre anni, invece di essere allontanato… gli viene regalata una dirigenza ex novo e pure ad hoc, gli viene consentito di crearsi una staff che nessuna esperienza ha maturato nel delicatissimo settore della controlleria dei titoli di viaggio”.

L’ATTACCO – Le accuse sembrano rivolte al Presidente EAV. Umberto De Gregorio, “reo” di aver “difeso, a spada tratta, il posto di lavoro di questo dirigente.” La lettera prosegue con delle precisazioni sulla situazione debitoria. “In quanto poi al debito di 700 milioni, le vogliamo ricordare che l’EAV vanta 500 milioni di crediti dalla regione Campania, che la cifra restante non si può propriamente definire un debito, perché è il frutto del finanziamento di opere per l’ammodernamento e la costruzione di linee ferroviarie e nuove stazioni, finanziamento che doveva essere garantito da fondi regionali ed europei e non certamente dalle casse aziendali. Le vogliamo anche ricordare che dei “2700 contenziosi” di cui lei parla, la stragrande maggioranza riguarda quelli tra lavoratori e azienda, essi sono nati perché i dirigenti non hanno saputo gestire in modo opportuno e oculato il personale, che vistosi mortificato professionalmente ed economicamente si è rivolto al tribunale per far valere le proprie ragioni, e le vogliamo ricordare che quei dirigenti sono ancora in carica e tutti riconfermati dalla sua amministrazione.”
FRONTE CTP – Il Sindacato conclude la missiva con un invito allo “sceriffo”. “La invitiamo pertanto a non lasciarsi più andare ad offese immeritate nei confronti di chi ha sempre lavorato e lottato per salvare l’azienda contro l’incompetenza e l’arroganza di una classe politica e dirigenziale che, badando solo ai propri interessi, ha contribuito a limitare fortemente ai cittadini della Campania un diritto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, quello alla MOBILITÀ.” Anche sul fronte CTP le acque sono agitatissime. Il servizio è quasi completamente fermo; mancano fondi per pagare le ditte che forniscono pezzi di ricambio e per far il pieno di gasolio. Oggi è previsto un incontro in Città Metropolitana , tra sindacati ed il Sindaco De Magistris, in cui si spera vengano date risposte concrete e risolutive. Stabilire le responsabilità del disastro trasporti è difficile, ma è certo che a pagarne le pesanti conseguenze sono soprattutto i cittadini. La situazione è diventata davvero insostenibile.