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CAMPI FLEGREI/ Frutteti in pericolo, avvistati insetti “killer”

CAMPI FLEGREI/ Frutteti in pericolo, avvistati insetti “killer”
  • Pubblicato27 Marzo 2014
L'insetto esotico Aromia Bungii attacca alberi di frutti

di Stefano Erbaggio
CAMPI FLEGREI –
Frutteti a rischio nei Campi Flegrei. L’esistenza di alcuni dei prodotti agricoli storici, come la vite e la mela annurca, è minacciata da alcuni insetti esotici. Se ne è parlato il 26 marzo al Palazzo Toledo, a Pozzuoli, con i tecnici del servizio Fitosanitario della Regione Campania e gli imprenditori agricoli locali.

TRE INSETTI PERICOLOSI – Gli insetti in questione sono  tre. Il primo, Aromia bungii, è originario della Cina e della Corea e lo si riconosce dal collo rosso. Attacca alberi di pesche, albicocche, ciliegie e prugne. Scava gallerie sotto lo strato corticale del fusto e si nutre del legno della pianta, debilitandola fino alla morte. Gli alberi infestati si riconoscono dalla presenza di segatura alla base. Nei Campi Flegrei (unico caso in Europa) è stato avvistato a Cigliano, San Vito, Pianura, Astroni, Monte di Procida, Quarto e a Posillipo.

DANNEGGIA FIORI E FOGLIE – Scaphoideus titanus è un insetto originario del Nord America. Di per sé non dannoso, ma funge da vettore (una specie di portatore sano) di un fitoplasma che causa la Flavescenza Dorata nelle piante di vite. La malattia danneggia le foglie ed i fiori, causando un generale calo nella produzione di uva. Nei Campi Flegrei l’insetto è presente, ma l’agente patogeno è diffuso esclusivamente su tutto il territorio dell’isola di Ischia. La Regione Campania  ha vietato, in virtù di ciò, qualsiasi movimento di materiale appartenente alla vite: nessuna pianta può uscire e qualsiasi nuova pianta deve essere importata dal continente.

COLPISCE I MELI – Infine, Megaplatypus mutatus è un insetto originario del Sud America, un parassita dei pioppi e di meli. Il pericolo per l’economia locale è grande, tanto che alle porte di Quarto ha portato alla distruzione di un intero meleto. Vive scavando gallerie all’interno della pianta, creando dei fori dai quali si può riconoscere l’individuo colpito.  La Regione Campania ha imposto, a spese del proprietario, l’abbattimento di tutte le piante infette, offrendo consulenza gratuita attraverso il servizio Fitosanitario regionale.