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Bradisismo, i sindaci di Bacoli e Quarto: «Da evitare inutili allarmismi»

Bradisismo, i sindaci di Bacoli e Quarto: «Da evitare inutili allarmismi»
  • Pubblicato8 Novembre 2023

BACOLI – Rischio vulcanico, i Campi Flegrei restano in stato d’allerta gialla. E i sindaci del territorio tirano un sospiro di sollievo. «Abbiamo chiesto e ottenuto che, da Palazzo Chigi, giungesse un chiarimento forte. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha affermato che nei Campi Flegrei resta l’allerta gialla. Nessun cambiamento: così come ribadito ufficialmente anche dalla Commissioni Grandi Rischi, dall’Ingv e dall’Osservatorio Vesuviano. Giallo, non altro – spiega il primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione – La comunità scientifica ha anche evidenziato che gli sciami sismici e l’innalzamento del suolo sono in diminuzione nelle ultime settimane. Torniamo da Roma con un quadro chiaro. Certo, non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Ma si devono evitare allarmismi ingiustificati che lasciano la comunità nel panico. Una popolazione di 500.000 persone. È necessario prestare grande attenzione alle parole e alla comunicazione perché un messaggio sbagliato può creare danni enormi. Soprattutto in un territorio a vocazione turistica come il nostro. Bacoli ed i Campi Flegrei sono tra i territori a maggiore vocazione di turismo archeologico della Campania e del Sud Italia». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, che rassicura la sua comunità: «La zona flegrea e Quarto restano in zona gialla. È quanto riferito da ministro Nello Musumeci durante l’incontro a Roma con i rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Occorrerà dunque lavorare tantissimo sulla prevenzione, così come previsto dal decreto sul quale c’è bisogno di accelerare, e imparare a convivere con il fenomeno del bradisismo. E fughiamo i dubbi: non ci sarà nessuna zona arancione. C’è bisogno invece di un grande sforzo collettivo: più esercitazioni e più comunicazione tra istituzioni e cittadini. Oltre avere occhio attento verso la scienza evitando inutili allarmismi. Questo territorio ci espone a dei rischi che sono naturali e prevenire, prepararsi, è l’unica strada possibile».