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Campi Flegrei, definita la zona rossa per il bradisismo: l’area comprende 85mila persone

Campi Flegrei, definita la zona rossa per il bradisismo: l’area comprende 85mila persone
  • Pubblicato8 Novembre 2023

POZZUOLI – I Campi Flegrei restano sotto stretta sorveglianza, ma al momento l’ipotesi di un innalzamento dell’allerta è stata scongiurata. Il tutto dopo una giornata, quella di ieri, frenetica e travolgente. Per tutti. Dalle istituzioni locali ai cittadini, rimasti per ore con il fiato sospeso. In mattinata, infatti, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, aveva letto davanti alla commissione Ambiente della Camera il parere di fine ottobre della commissione Grandi rischi, in cui veniva ipotizzato il possibile passaggio del livello di allerta da giallo ad arancione per il fenomeno bradisismo nei Campi Flegrei. Poi nel pomeriggio, durante il vertice di Palazzo Chigi con i sindaci dei Comuni ricadenti in questa area, è arrivato il dietrofront. Il livello di allerta resta giallo. A spingere verso questa direzione il rallentamento dei fenomeni bradisismici nelle ultime settimane. Si lavora così a tutta forza per mettere in campo gli interventi necessari per la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio. Nella giornata del 27 novembre sarà pronto il piano di comunicazione rivolto ai cittadini che coinvolgerà soprattutto le scuole presenti in quest’area: circa 125 istituti.

LA ZONA ROSSA – C’è attesa anche per il piano di emergenza per il bradisismo. Ieri durante l’incontro tra il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e i sindaci è stato definito il perimetro dell’area rossa: una zona che comprende 15mila edifici e in cui vivono circa 85mila persone. Rientrano in parte le città di Bacoli e Pozzuoli e una zona della città metropolitana di Napoli, come l’area pianeggiante di Posillipo. Restano fuori i territori di Quarto e Monte di Procida. L’area rossa, prevista dal piano di emergenza per il bradisismo, è più ristretta rispetto a quella definita per l’emergenza vulcanologica. «È difficile pensare che la terra non riprenda a sollevarsi, ma al momento non c’è evidenza di un aumento della pericolosità», ha dichiarato il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. A placare gli animi della comunità flegrea ci ha pensato nel pomeriggio anche il ministro per la Protezione Civile, tornato sui suoi passi dopo che aveva annunciato un possibile innalzamento del livello di allerta da giallo ad arancione. L’ex governatore siciliano ha precisato che non c’è allarme. «La Commissione Grandi Rischi sostiene che il sisma si stia evolvendo e quindi in questo momento l’allerta gialla è ampiamente confermata», ha ribadito Musumeci.