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BACOLI/ Tentò di uccidere un maggiore della Guardia di Finanza: arrestato attentatore – IL VIDEO

BACOLI/ Tentò di uccidere un maggiore della Guardia di Finanza: arrestato attentatore – IL VIDEO
  • Pubblicato16 Ottobre 2023

BACOLI – E’ stato arrestato l’uomo che nel marzo scorso tentò di uccidere un Maggiore della Guardia di Finanza in servizio presso il comando provinciale di Napoli. La vittima, 35 anni, uscì illesa dall’attentato avvenuto nei pressi della sua abitazione in via Bellavista, a Bacoli. L’arrestato è stato raggiunto all’alba di oggi nella sua abitazione dai Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica: è accusato del tentato omicidio dell’ufficiale con l’aggravante della premeditazione, e per aver confezionato, detenuto e portato in luogo pubblico un ordigno esplosivo improvvisato.

L’ARRESTO – A lui gli inquirenti sono arrivati al termine di una complessa attività di indagine. Il 35enne maggiore della Finanza era alla guida del veicolo quando è stato azionato l’ordigno da parte dell’attentatore, che si trovava presumibilmente a pochi metri dal luogo dell’esplosione. Come si vede nel video (al termine dell’articolo) il maggiore era appena entrate nel viale di casa sua quando è stato azionato il dispositivo che ha fatto esplodere la bomba. Nonostante la violenta deflagrazione che aveva distrutto completamente l’autovettura (una Lancia) in pochi minuti e, addirittura, alcuni pezzi dell’auto, di una certa consistenza, siano stati rinvenuti ad oltre 60 metri dal luogo dell’esplosione, a testimonianza appunto della potenza dell’ordigno non convenzionale impiegato, l’ufficiale era uscito illeso riuscendo anche ad abbandonare la vettura prima che venisse completamente distrutta dalle fiamme.

LE PERQUISIZIONI – Oltre all’arresto del presunto colpevole da parte dei militari del Nucleo Investigativo di Napoli, sempre su delega della Procura della Repubblica del capoluogo campano, sono state  eseguite alcune perquisizioni personali domiciliari finalizzate sia a rafforzare l’impianto accusatorio contestato in questa fase preliminare, che a riscontrare eventuali elementi utili ai fini dell’individuazione dei potenziali mandanti di tale cruenta azione criminosa, ragionevolmente da inquadrare in un contesto più complesso, oggetto parimenti di necessario approfondimento investigativo da parte degli inquirenti.