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BACOLI/ Famiglia sequestrata e rapinata in casa: è caccia ai banditi

BACOLI/ Famiglia sequestrata e rapinata in casa: è caccia ai banditi
  • Pubblicato9 Giugno 2012
Quello di giovedì notte è la quarta rapina negli ultimi 3 mesi

BACOLI –  Un film ormai visto troppe volte, con scene di terrore e violenza. I protagonisti sempre gli stessi: da una parte bande feroci di rapinatori, dall’altra famigliole assalite nel cuore della notte nelle proprie case. E’ preoccupante  l’escalation di criminalità che sta travolgendo i Campi Flegrei. L’ennesimo assalto ancora una volta a Bacoli, nella notte di giovedì, nella villa di un imprenditore della zona,  in località Fusaro.  Anche questa volta, come nelle precedenti occasioni, ad agire sarebbe stata una banda di spietati uomini dell’est europeo. Una delle bande che da tempo stanno tenendo in scacco l’intero comprensorio flegreo con furti a locali commerciali e abitazioni. A Bacoli siamo arrivati alla quarta rapina in abitazione negli ultimi tre mesi: si viaggia a una media impressionante.

LA RAPINA –  Stesse scene, stesse modalità  anche giovedì notte quando i malviventi hanno fatto irruzione nella villetta del Fusaro entrando attraverso una finestra al piano terra e sorprendendo nel sonno i quattro componenti della famiglia.  Il raid è scattato intorno alle tre: ad agire in cinque, pistole in pugno e volti coperti da passamontagna. Sotto la minaccia delle armi immobilizzavano il capofamiglia, la moglie e i due figli. A quel punto, iniziava la razzia all’interno dell’abitazione. Obiettivo il solito: soldi e gioielli.  Attimi che diventavano interminabili per le vittime fino a quando i banditi lasciavano l’abitazione portando con loro il bottino che ammonterebbe a svariate migliaia di euro. Poi la fuga.  Sul posto giungevano i Carabinieri del Nucleo Operativo di Pozzuoli diretti dal Maggiore Roberto Spinola e, in supporto, i militari della stazione di Bacoli coordinati dal Maresciallo Carmine Napolitano e gli uomini della Scientifica che dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime effettuavano i sopralluoghi utili per risalire a eventuali tracce lasciate dai rapinatori.

LE INDAGINI –  Polacchi, slavi, rumeni, albanesi, sarebbero loro i componenti di bande organizzate che agiscono a bordo di auto di grossa cilindrata muovendosi nel cuore della notte. La “mano” potrebbe essere la stessa che l’11 marzo scorso assaltò la villetta di un imprenditore nel centro di Bacoli (alla seconda traversa di via Lungolago) picchiando selvaggiamente il capofamiglia e poi il 16 aprile nella zona dello Scalandrone (via Cocceio) dove anche in quell’occasione  sequestrano e rapinarono un’intera famiglia. In più di un episodio tra le “tracce” lasciate dai rapinatori ci sarebbe un’auto scura di grossa cilindrata, un’audi o un modello station wagon. Altra “traccia” fu l’arresto di un albanese, riconosciuto dalle vittime in alcune foto segnaletiche. Ceni Drilon, 21 anni, albanese, sottoposto a fermo con l’accusa di rapina aggravata e sequestro di persona durante la rapina in via Lungo Lago. L’uomo potrebbe appartenere a una delle bande che stanno terrorizzando i Campi Flegrei.