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POZZUOLI/ Sospetto terrorista fermato a via Napoli

POZZUOLI/ Sospetto terrorista fermato a via Napoli
  • Pubblicato31 Marzo 2015

di Gennaro Del Giudice

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Il lungomare Sandro Pertini dove è stato fermato il sospetto terrorista

POZZUOLI – Blitz dei carabinieri che hanno fermato a Pozzuoli un uomo sospettato di appartenere a una rete con finalità terroristiche. Si tratta di un ucraino di 48 anni, bloccato dai militari sul lungomare “Sandro Pertini” di via Napoli. L’uomo era già stato segnalato nei giorni scorsi nei pressi del consolato USA a Napoli. Numerosi gli uomini e i mezzi che hanno partecipato all’attività condotta dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli, diretti dal capitano Elio Norino. Alla scena hanno assistito residenti del posto e automobilisti. Pare che l’individuo fosse da tempo “attenzionato” dall’intelligence nell’ambito delle attività di prevenzione anti-terrorismo attivate in Italia in seguito all’escalation di attacchi terroristici condotti dall’ISIS e dalle minacce giunte al nostro paese. L’uomo era sospettato di essere un terrorista, pertanto sono state adoperate tutte le precauzioni del caso da parte dei militari che hanno circondato e messo in sicurezza la zona. L’episodio è avvenuto nella mattinata di ieri al termine di un’attività di prevenzione e controllo del territorio.

 

CIRCONDATO E BLOCCATO – Bocche cucite da parte degli investigatori che sull’episodio hanno mantenuto il più stretto limitandosi a dire che «Non c’è nulla di preoccupante, si è trattato di un controllo di routine». Ma a destare scalpore tra la gente sono state le modalità e il numero di uomini e mezzi che hanno partecipato all’attività «Abbiamo visto almeno dieci auto dei carabinieri circondare il lungomare. Poi sono scesi i militari che hanno bloccato un uomo e lo hanno portato via. Già dalla notte avevamo notato qualcosa di strano, c’erano vari posti di blocco nella zona» hanno raccontato alcuni residenti di via Napoli. Intanto da giorni le forze dell’ordine stanno portando avanti un serio screening delle cellule islamiche pericolose presenti in tutte le regioni d’Italia. Perquisizioni negli ultimi giorni sono state condotte in numerose città italiane e verifiche sono scattate per persone ritenute vicine a ambienti dell’islamismo radicale.