Close
In Evidenza Politica Pozzuoli

POZZUOLI/ Da Villani (Pd) fuoco amico su Manzoni «Assessori nominati senza metodo»

POZZUOLI/ Da Villani (Pd) fuoco amico su Manzoni «Assessori nominati senza metodo»
  • Pubblicato4 Novembre 2025

POZZUOLI – Un duro attacco al sindaco Gigi Manzoni arriva da Antonio Villani, oggi consigliere di maggioranza del Partito Democratico ma eletto all’opposizione nella civica “Figliolia per la città”. Villani, passato due anni fa dall’altra parte della staccionata, oggi spara a zero su Manzoni “reo” di aver aperto alla movimento “Pozzuoli al Centro” in cambio dell’ingresso in Giunta di Vittorio Gloria. E’ questa la sintesi del Villani-pensiero reso pubblico su Facebook all’indomani della nomina dei due nuovi assessori (l’altra è Maria Magliulo).

RIMESCOLAMENTO – «Quando ho deciso di intraprendere questa esperienza, l’ho fatto con tutto il mio impegno, perché credevo realmente nella possibilità di ricomporre prima il partito democratico e poi un campo più ampio, che definirei progressista. Non ho mai pensato che bastasse un equilibrio amministrativo o istituzionale per riuscirci, ma certamente quella fase rappresentava un segnale importante, una tappa necessaria verso un progetto politico più grande.» – ha scritto Villani – «Oggi, invece, si è scelto di rimescolare nuovamente le carte, tornando a un ragionamento puramente numerico, come se la politica fosse solo una somma di posizioni da distribuire. Il paradosso è che numeri da sistemare non ce n’erano, e questo rende la scelta ancora più incomprensibile. Tutto ciò dimostra che chi ha l’onere della guida non mostra né la volontà né, forse, la capacità di portare avanti la sfida vera: quella della ricomposizione del campo progressista.»

GLI ERRORI – Villani poi richiama la maggioranza, “rea” di restare in silenzio davanti alla decisione del sindaco. «La nomina di due assessori, avvenuta senza metodo, ne è la prova più evidente. A pochi mesi da una ricomposizione che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’amministrazione, ci ritroviamo di fronte a uno scenario nato senza un nuovo accordo programmatico, ma con un semplice comunicato stampa e due nuove poltrone. Viene spontaneo chiedersi: era davvero questo il problema? Bastava occupare una o due caselle per ritrovare equilibrio e visione? Se sì, allora si è fallito prima, nell’immaginare quel percorso politico. Se no, si sta fallendo ora, nel renderlo credibile. Il silenzio assordante della maggioranza non giova a nessuno: non alla politica, e tantomeno alla città, che osserva smarrita una gestione priva di metodo e di direzione. Nel frattempo, ai problemi si aggiungono altri problemi, come se bastassero i numeri a fare politica. Io credo di no. Sono amareggiato per le scelte compiute, ma continuo a pensare che dire la verità, senza omissioni, sia l’unica strada giusta. Gli errori fanno parte del percorso: riconoscerli è l’unico modo per crescere. Crescendo, c’è sempre modo di rimediare.»