Finanziere morto in mare a Bacoli, l’ipotesi dopo l’autopsia: “Un colpo alla testa”

BACOLI – Sarebbe stata una pietra caduta dall’alto a far morire il giovane maresciallo della Guardia di Finanza Daniele Scotto Rosato. Il 29enne ufficiale è stato trovato morto, nell’insenatura “Cala Moresca”, lo scorso 2 ottobre dopo circa 7 ore di ricerche in mare. Il medico legale che, ieri ha eseguito gli esami autoptici sul corpo del finanziere, ha rilevato un’evidente colpo alla testa causato da una pietra. Secondo le ricostruzioni è possibile che il masso sia caduto dall’alto, subito dopo aver attraversato con la sua canoa la grotta chiamata “Pietra di Cristo”, proprio all’ingresso dell’insenatura del “Cala Moresca”.
IL RITROVAMENTO – Il cadavere del giovane bacolese sarebbe stato recuperato poco più avanti, in mezzo agli scogli, dallo stesso fratello, che ha coadiuvato le ricerche insieme alla Capitaneria di Porto e alla Guardia di Finanza. Il fratello avrebbe raccontato di aver recuperato il cadavere mentre era in un posizione rannicchiata. Non è da escludersi, quindi, che il finanziere, dopo il colpo alla testa, abbia perso i sensi e che, in seguito, sia morto di ipotermia, considerato che quel giorno c’erano venti freddi di grecale.
FUNERALI – Le esequie si terranno domani mattina, alle ore 10,30, presso la Chiesa di San Gioacchino di Bacoli. Amici, parenti e colleghi di lavoro potranno dare l’ultimo saluto al finanziere. Nel pomeriggio di oggi, intanto, il sindaco ha annunciato il lutto cittadino per la giornata di domani, 10 ottobre.
