Vincenzo, l’operaio di Pozzuoli morto durante un terremoto: oggi avrebbe compiuto 50 anni. Il ricordo degli amici

POZZUOLI – «Era una persona splendida, un grande lavoratore e un bravo padre di famiglia. La sua morte è un dolore ancora vivo dentro di noi a tredici anni di distanza. Vogliamo ricordarlo oggi, nel giorno in cui Vincenzo avrebbe compiuto 50 anni». Sono le parole di Giulio, uno dei tanti amici di Vincenzo Iacono, l’operaio di Pozzuoli morto nella città di Mirandola la notte del 28 maggio del 2012. Quel giorno la cittadina in provincia di Modena fu l’epicentro di un sisma di intensità pari a 5.8 gradi della scala Ricther. Vincenzo Iacono era al lavoro presso la fabbrica BBG: mentre altri due colleghi finivano sotto le macerie, lui riuscì in un primo momento a scappare. Poi, giunto quasi sull’uscio del capannone, il destino gli voltò le spalle: a colpirlo mortalmente fu una trave staccatasi dalla struttura portante. Un destino atroce per un giovane padre di famiglia che aveva lasciato la propria terra per regalare alla moglie e alle figlie un futuro migliore.