Rapine a Pozzuoli: arrestato pusher della “banda delle Reginelle”

POZZUOLI – I sequestri di droga e denaro avevano messo in ginocchio il clan delle Reginelle, a tal punto da indurre gli affiliati a commettere rapine per alimentare le casse del gruppo, garantire la sopravvivenza del sodalizio criminale e il mantenimento dei familiari dei detenuti. E’ il quadro che emerge dalle indagini che hanno portato all’arresto di Gennaro Iannicelli, 27 anni, pusher dei 600 alloggi di Monterusciello. E’ lui – secondo l’accusa – uno dei tre componenti della banda di rapinatori che nel 2022 colpì almeno tre attività commerciali a Monterusciello e al Rione Toiano: si tratta del bar “Toyan Play”, il vicino centro scommesse “GoldBet” in Largo Tacito e il supermercato Alimont in via Libero Bovio.
GLI ARRESTI – Intoro ai tre hanno chiuso il cerchio i carabinieri della stazione di Pozzuoli a seguito di indagini condotte sotto la direzione della DDA di Napoli che- due giorni fa – hanno portato a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del Gip di Napoli Anna Tirone. Per Iannicelli sono scattati gli arresti domiciliari, mentre Gennaro Dello Iacolo e Luigi Sannino restano detenuti. Sono stati proprio loro due – durante le dichiarazioni rese davanti ai magistrati – a confermare le accuse e a fornire ulteriori riscontri sulle rapine effettuate a Pozzuoli con la partecipazione dello stesso Iannicelli.
IL MODUS OPERANDI – In particolare, il mandante e l’organizzatore degli assalti alle attività commerciali era Luigi Sannino, mentre Iannicelli e Dello Iacono gli esecutori materiali. Quest’ultimo, da quanto raccontato in sede di interrogatorio, aveva appreso le tecniche della rapina proprio da Iannicelli e da Sannino. La banda utilizzava un motorino “sport city” rubato che teneva nascosto nel quartiere di Reginelle e una pistola modello 85 auto calibro 8 modificata, che veniva nascosta in uno spazio ricavato tra l’abitazione di Sannino e il parcheggio sottostante al quale si accedeva attraverso un foro sotterraneo. Un nascondiglio in cui la banda nascondeva anche la droga che veniva spacciata proprio da Gennaro Iannicelli, più volte arrestato per spaccio di droga nei 600 alloggi. “In quel periodo vendeva cocaina sulla nostra piazza delle Reginelle ed era a disposizione del nostro clan nel senso che faceva qualsiasi cosa gli dicessimo”.
LE FOTO