POZZUOLI/ Grasso sulle mani, orgoglio negli occhi: la giovane Chiara, terzo ufficiale di macchina su navi da crociera – LE FOTO

POZZUOLI – “Le donne possono eccellere in sala macchine e non solo. Basta guardare Chiara: senza paura, concentrata, inarrestabile. Un brindisi per abbattere le barriere e ispirare la prossima generazione!”. Così recita la copertina del periodico della Carnival, uno dei maggiori gruppi crocieristici statunitensi, annunciando la donna del mese che si è contraddistinta per grinta, determinazione, competenza. Un orgoglio tutto puteolano, Chiara Tagliamonte, 22 anni e una carriera già di tutto rispetto, così come il suo ricco curriculum. Figlia di un maresciallo della guarda di finanzia e una casalinga puteolana doc, con un nonno pescatore del borgo marinaro della darsena (“abbasc’ ‘u mare”), poi diportista, infine capitano di uno yacht, sin da ragazzina amava il mare, le barche, il vento. Libera, esuberante ed insofferente al conformismo, “Chiaretta”, come la chiamano sulla nave per la sua giovane età, ha seguito la sua passione seguendo un corposo e impegnativo percorso di studi. Esame dopo esame, è arrivata fino alla Carnival, e da allora non si è più fermata: oggi sfoggia il grado di terzo ufficiale di macchina.
I VIAGGI – Da Miami al sud America, per quattro mesi solca gli oceani su navi di ultima generazione che trasportano oltre 6.000 passeggeri, “rinchiusa” in sala macchine, unta di grasso ma felice, a fianco a colleghi di tutto il mondo. Poi una sosta di due mesi a casa, nella sua bella via Napoli, a godersi i genitori e il fratello, mentre nel cuore serba il tenero ricordo dell’amato nonno materno, scomparso pochi anni fa. È a lui che si ispira e che le dà forza: perché lavorare in un mondo popolato da maschi, spesso sessista, lontanissimo dalla tua città natale e gli affetti, non è proprio una passeggiata. Per farsi rispettare, ogni tanto Chiara deve quindi tirare fuori una sana “cazzimma”: giovane e bella non significa incompetente, concetto che lei ribadisce a volte con vigore. Fiera del percorso intrapreso e delle sue capacità, determinata, “davanti alle ingiustizie non sto zitta, sempre nel rispetto del grado e del superiore”.
IL LAVORO – Tra briefing, ispezioni e controlli, motori e caldaie, in un ambiente così complesso e fisicamente impegnativo (in sala macchine si suda: la temperatura media è di 30 gradi!), Chiara trova la sua massima gratificazione nella risoluzione dei problemi e nello stesso lavoro manuale. “È lo scopo della mia professione ed è ciò che più mi sprona: possedere le conoscenze, applicarle e provarle tutte finché non raggiungo l’obiettivo”. Ama la vita a bordo, dove riesce a ritagliarsi spazi di socialità e svago (palestra, feste, serate), ma è anche bello “scendere” da quei grattacieli del mare, di tanto in tanto, e quando tocca terra partecipa ai tour coi passeggeri, grazie ai quali ha visitato il Messico, le Bahamas, la Repubblica domenicana, paesi europei.
L’ORGOGLIO – La “donna del mese” di Carnival si definisce positiva e socievole, infatti ha saputo costruito legami forti con colleghi di tutte le nazionalità, un universo variegato composto da operai filippini, camerieri tunisini, ballerini andalusi; e poi bulgari, rumeni, indiani, inglesi, una colorata folla che colpisce la curiosità di Chiara e spinge ad aprire gli orizzonti. “La nave è come una città – racconta -, e Carnival valorizza le diversità culturali così come la presenza femminile, sebbene essa resti ancora una minoranza. Io aspiro a diventare direttrice di macchina, pur consapevole che, in quanto donna, in questo mondo devo sempre dimostrare di sapere fare più dei maschi. Ma non ci soffro, anzi la vivo come una sfida. Perché posseggo una cosa preziosa, che cerco di trasmettere anche alle mie amiche di Pozzuoli: l’ambizione”. Orgogliosa delle sue radici puteolane, “Chiaretta” sente fortemente il legame con la famiglia.
I SOGNI – “Tutti i giorni scrivo a mamma: vorrebbe accudirmi anche a distanza, e mi spezzano il cuore le cose belle che mi dice. È meraviglioso vedere l’orgoglio dei miei genitori: loro sono i miei gioielli”. E le coccole, ai suoi rientri, non mancano. Quando torna a casa la madre, cuoca sopraffina, le prepara i suoi piatti preferiti: “spaghetti con i cannolicchi e zeppole coi ciurilli!”. Sempre presente nei racconti di questa volitiva eppure dolcissima ragazza, l’adoratissimo nonno Ciro Di Napoli: “Il suo livello di marineria è irraggiungibile: senza computer e radar, si orientava col cielo e le stelle. Lui mi ha tramesso la passione per questa carriera, col suo esempio di dedizione e le tante storie che mi raccontava, come l’aneddoto del dito mozzato mangiato da un pesce! (ride). Mio zio Antonio ha preso il suo posto, vado spesso con lui al porto di Pozzuoli a vedere le barche in cantiere. Da piccola ho fatto anche vela, sono sempre stata un pesciolino”. Chiara ha solo 20 anni e giustamente sogna (“forse… chissà”) un amore da film. E allora, come le dice scherzando sua madre: “Aspettiamo ‘o surdate ‘mbriaco che ti prende e ti porta via!”.
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